Approvato dall’Assemblea dei Soci lo scorso 19 aprile il Rendiconto di Sostenibilità 2022 che fotografa le attività dell’Ente e ne delinea le linee di sviluppo. Un documento importante, dunque, che offre rilevanti indicazioni sullo stato di salute della normazione.
E a sfogliarne le pagine risulta evidente come – pur in un contesto di significative turbolenze geo-politiche, sociali ed economiche – l’intero sistema di normazione ha ricevuto messaggi positivi tanto a livello europeo quanto su scala globale.
Il Presidente Giuseppe Rossi, nella sua Lettera agli stakeholder, ricorda tre eventi internazionali del 2022 particolarmente emblematici in questo senso.
Prima di tutto l’approvazione della nuova Strategia Europea di Normazione, che ha definito condizioni, obiettivi e strumenti affinché l’UE rafforzi il proprio ruolo a livello internazionale. In tale contesto “competitività” ed “innovazione” sono le parole chiave, a proposito delle quali, usando le parole del Commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton, “le norme tecniche rivestono un’importanza strategica“.
In secondo luogo, la costituzione – prevista dalla Strategia sopra citata – di un High Level Forum che supporti la Commissione nell’anticipare le future priorità della normazione e agisca presso il Parlamento europeo e il Consiglio affinché garantiscano il consenso politico su di esse. In questo autorevole consesso UNI annovera ben 3 rappresentanti, tutti strettamente collegati alla governance dell’Ente: un fatto senza dubbio significativo.
Infine, la nomina (all’interno della Direzione Generale Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI della Commissione europea) di una Chief Standardisation Officer con la responsabilità delle politiche e delle sinergie con la normazione: un’ulteriore conferma della fiducia – e delle aspettative – che le istituzioni europee ripongono nella normazione tecnica.
Un quadro generale, dunque, estremamente promettente e senz’altro positivo, che vede il nostro Ente non semplice comprimario ma spesso grande protagonista. Una conferma viene dall’Assemblea Generale dell’ISO che si è svolta ad Abu Dhabi lo scorso settembre e che ha eletto – con decorrenza dal 1 gennaio di quest’anno – il nostro Direttore Generale Ruggero Lensi nel Council, ossia l’organo di governance per eccellenza della normazione internazionale, per il triennio 2023-2025. Un compito di estrema rilevanza che – oltre ad essere un riconoscimento del ruolo di UNI nel contesto internazionale – consentirà all’Italia di fornire un contributo concreto alle politiche, alle strategie, alle nuove tendenze e all’evoluzione della normazione internazionale in una fase, come quella attuale, di grandi transizioni e cambiamenti.
Per svolgere adeguatamente il proprio ruolo, UNI deve strutturare adeguatamente la propria rete di relazioni e di riferimenti. Proprio partendo da questa consapevolezza è stato deciso di aggiornare la nostra mappa degli stakeholder. E nelle pagine del nuovo Rendiconto di Sostenibilità ne abbiamo fornito una rappresentazione plastica attraverso una struttura concentrica, con al centro il Sistema UNI, che fornisce appunto una mappa dettagliata delle relazioni che intercorrono tra l’Ente, le Istituzioni e la società nel suo complesso, distinguendo tra chi è direttamente coinvolto dai processi della normazione e chi ne è impattato anche inconsapevolmente: impatti che ugualmente vanno riconosciuti e adeguatamente gestiti.
Lungi dall’essere uno sterile esercizio formale, si tratta di un indispensabile strumento di orientamento, pianificazione e lavoro, perché solo dalla visione chiara di ciò che siamo e della rete di relazioni che ci lega alla società il nostro Ente può dare maggiore efficacia alla sua azione di supporto alla crescita e allo sviluppo del Paese.
Il Rendiconto di Sostenibilità 2022 dà conto di tutta questa complessità: una complessità che, nelle parole del Direttore Generale Ruggero Lensi, UNI ha affrontato riprogettando il modello di lavoro, adottando un’organizzazione impostata per obiettivi e valorizzando al meglio quanto appreso in 3 anni di pandemia, dove – ricordiamo – il contributo della normazione non ha avuto interruzioni, con una produzione normativa di quasi 3500 nuove norme e prassi di riferimento che hanno raccolto e anticipato le esigenze di un mercato in costante e rapida evoluzione, a partire da temi di enorme attualità come la transizione ecologica e la parità di genere di cui la ormai ben nota UNI/PdR 125 è un emblema quanto mai efficace.
Nel Rendiconto di Sostenibilità si trova questo e molto altro.
E’ il nostro biglietto da visita e siamo lieti di consegnarvelo.