Dal 14 al 16 novembre, a Roma, si tiene la Prima Conferenza Internazionale sull’Amianto.
Il 15 novembre si parlerà anche di norme e prassi di riferimento.
Realizzato con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e con il patrocinio e la collaborazione di istituzioni nazionali quali il Ministero della Salute, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Conferenza delle Regioni, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’INPS e l’INAIL, l’evento mira a fare il punto sull’attuale stato dell’arte, fornendo un inquadramento normativo nazionale ed europeo e tracciando un panorama esaustivo delle buone pratiche in atto per un’Italia “amianto zero”.
Nel nostro Paese la gestione e la dismissione dell’amianto presenta tuttora aspetti critici.
Nonostante il bando dell’amianto sancito con la legge 257 del 1992, questo rappresenta ancora una grave minaccia per la salute pubblica. Tuttavia nel quadro del PNRR e di politiche green che vanno sempre più affermandosi anche a livello UE la direzione è tracciata.
Organizzata da Sportello Amianto Nazionale – organizzazione presente in ben 1400 comuni italiani che fornisce informazioni e supporto agli Amministratori Pubblici e ai cittadini per conoscere e gestire il rischio amianto – la manifestazione si articola in tre giornate.
Mercoledì 15 novembre, in particolare, la giornata sarà dedicata a “Norme, mappature, censimenti, bonifiche, finanza e opportunità tra PNRR, bandi e green energy per un’Italia amianto zero“: un appuntamento che vedrà tra i numerosi relatori anche Giovanni Miccichè, Technical Project Manager di UNI, che parlerà delle attività normative e pre-normative in corso.
A tal proposito ricordiamo anche la recente pubblicazione della norma UNI 11903:2023 “Attività professionali non regolamentate – Addetto al censimento dei materiali contenenti amianto – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”.