Il Natale è alle porte e in molti stanno pensando a quale giocattolo regalare al proprio figlio, fratellino o nipote. Per l’occasione, l’esperta di prodotti di consumo di TÜV Italia Elena Fontana individua le cinque caratteristiche principali per capire quanto siano davvero sicuri i giocattoli in commercio, in accordo con la Direttiva Europea sulla sicurezza dei giocattoli 2009/48/CE.
Proprietà fisiche e meccaniche
I giocattoli non devono avere bordi taglienti, punte acuminate, parti o corde libere che possano danneggiare i bambini. Per evitare il rischio di soffocamento, eventuali parti staccabili devono essere di dimensioni tali da non permetterne l’ingestione. Molle e altri meccanismi non devono essere accessibili alle dita, le cuciture e le parti applicabili devono resistere agli strappi. Infine, i giocattoli nei quali i bambini possono entrare (casette, tende, piccoli scivoli, ecc.) devono essere dotati di fori per la ventilazione e uscite “facili”.
Infiammabilità del prodotto
Molti giocattoli (pensiamo ai peluche o alle bambole) sono rivestiti di pelo, capelli, nastri o fili che vengono a contatto diretto con la persona. Di questi elementi deve essere garantita la scarsa infiammabilità, al fine di evitare episodi come ustioni, incendi o esplosioni.
Proprietà chimiche
È importante che il prodotto destinato al bambino non contenga o contenga il minimo tollerato di determinate sostanze chimiche come antimonio, arsenico, bario, cadmio, cromo, piombo, mercurio, selenio, eccetera… A garanzia di tutto ciò esiste un Regolamento dell’Unione Europea sulle sostanze chimiche denominato REACH (Registration, Evaluation, Authorization and Restriction), che per ogni sostanza stabilisce campo di applicazione, condizioni, obblighi e soggetti responsabili. Il suo scopo è di garantire un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente, oltre che promuovere la libera circolazione di articoli e delle sostanze chimiche nel mercato UE, migliorando così competitività e innovazione.
Proprietà elettriche
I giocattoli che hanno almeno una funzione che dipende dall’elettricità devono rispettare una serie di requisiti che riducano al minimo il rischio di scosse elettriche, di incendio e di surriscaldamento anomalo.
Considerazioni di igiene
Un giocattolo deve poter essere pulito efficacemente per evitare il rischio di infezione o contaminazione. Un tessuto dovrebbe essere lavabile, a meno che non contenga un meccanismo che può essere danneggiato a seguito di un lavaggio. Essere lavabile non significa necessariamente immersione in acqua, passare un panno umido è comunque un modo di pulire non aggressivo adattabile alla maggior parte dei giocattoli.
Ad ogni modo, è importante comprare giocattoli adatti all’età del bambino e togliere tutte le parti dell’imballo prima di metterlo a sua disposizione.
IL MARCHIO CE
La conformità ai requisiti della Direttiva Giocattolo è obbligatoria per tutti i giocattoli importati, commercializzati o venduti in Europa. I prodotti contrassegnati con il marchio CE si presumono conformi alla Direttiva Giocattolo così come ai requisiti di tutte le altre Direttive applicabili, garantendone così l’accesso a tutti i mercati degli stati membri UE.
La conformità del giocattolo alla Direttiva potrebbe essere garantita da un ente terzo indipendente che può svolgere test e analisi del rischio sul prodotto, volti a individuare eventuali criticità rispetto ai requisiti prescritti. In questo caso i test principali effettuati sono tre:
- Meccanici: trazione, torsione, caduta, intrappolamento e infiammabilità
- Chimici: per verificare l’assenza o la presenza di sostanze tossiche
- Elettrici: se il prodotto li necessita
Al fine di garantire all’utilizzatore finale un prodotto sicuro, TÜV Italia collabora con fabbricanti, importatori e distributori affinché i requisiti della normativa siano soddisfatti.
Infiammabilità del prodotto
Molti giocattoli (pensiamo ai peluche o alle bambole) sono rivestiti di pelo, capelli, nastri o fili che vengono a contatto diretto con la persona. Di questi elementi deve essere garantita la scarsa infiammabilità, al fine di evitare episodi come ustioni, incendi o esplosioni.