Ne parliamo con Sonia Pagarini responsabile di CENPI FORMAZIONE
L’arresto cardiaco improvviso si verifica quando inaspettatamente il cuore cessa di colpo di battere, causando una mancanza di flusso di sangue e di ossigeno nel corpo. Senza il trattamento immediato, il paziente può morire entro pochi minuti.
Per salvare la vita di una persona in caso di arresto cardiaco, una delle azioni che può risultare fondamentale è l’uso del defibrillatore.
Che cos’è un defibrillatore?
Il DAE (Defibrillatore Semiautomatico Esterno) è un dispositivo medico dotato di sensori specifici che consentono di riconoscere l’arresto cardiaco in maniera automatica e quindi di determinare se è necessario l’intervento di defibrillazione, che consiste in una scarica elettrica al cuore per ripristinare il suo ritmo normale e prevenire la morte.
Sembra complicato. Lo è?
In realtà no, è un dispositivo molto semplice da usare e non è necessaria alcuna esperienza medica, tuttavia la maggior parte delle persone non sa come utilizzarlo correttamente e per questo motivo è obbligatorio ricevere una formazione adeguata prima del suo impiego.
Basta un corso da poche ore per imparare a salvare una vita.
Quali sono i rischi concreti legati all’uso del defibrillatore e in che modo il corso mira a prevenire eventuali errori nell’utilizzo?
Nessun rischio per il soccorritore e il dispositivo è progettato in modo che non sia possibile erogare una scarica al cuore se essa non è necessaria e non sia possibile nemmeno forzare l’erogazione della scarica da parte dell’operatore.
Perché consigli di fare il corso?
Molte persone si sentono intimidite o insicure dall’idea di utilizzare un defibrillatore e la formazione può aiutare a ridurre l’ansia aumentando sia la fiducia nell’utilizzo del dispositivo, che la prontezza di intervento in caso di emergenza.
Quanto è diffuso l’uso dei defibrillatori?
Ad oggi le aziende non sono obbligate ad installare il DAE, ma sono sempre più numerose le realtà che decidono di equipaggiarsi di questo importante salvavita, che può aumentare del 50% le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco.
Anche la disponibilità di defibrillatori pubblici è sempre più diffusa e se la popolazione fosse adeguatamente istruita, si potrebbe compiere un importante passo per garantire la sicurezza pubblica sia in città che nelle comunità rurali e periferiche o in tutte le zone nelle quali l’accesso alle cure mediche di emergenza può essere limitato e il tempo di attesa per l’arrivo dell’ambulanza può essere lungo.
Un incremento delle persone formate, cosa significherebbe?
Rendere più sicuro il quartiere, il posto di lavoro, le strutture che ospitano attività sportive o culturali è un gesto di civiltà, di responsabilità e rispetto nei confronti di tutte le persone che lo frequentano e la diffusione di questa conoscenza può fare la differenza tra la vita e la morte in una situazione di emergenza, perché il valore di una vita non ha prezzo.
Nel concreto cosa fa Cenpi Formazione?
Eroga corsi di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) – protocollo per il supporto di base delle funzioni vitali tramite l’uso del defibrillatore – per personale laico (non sanitario) in tutta Italia, tenuti da operatori abilitati e certificati che mantengono costantemente aggiornate le loro competenze.
A cura della redazione in collaborazione con Ing. Claudio Provetti – CENPI Managing Director Chief Executive Officer
Per informazioni
Tel. 030- 2421501 (orario 9-13 e 14-18 dal lunedì al venerdì)
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