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CONFEZIONI FRATELLI COZZI HA SCELTO LE LAMPADE A LED ADHI DI ROLD LIGHTING

Confezioni Fratelli Cozzi ha scelto le lampade a Led Adhi di Rold Lighting per garantire l’uniformità di illuminazione e le perfetta resa cromatica nel proprio stabilimento produttivo

Cozzi 5 post

Nell’immaginario collettivo il ricamo è un’attività svolta da casalinghe dotate di passione e pazienza, una figura quasi iconografica, ormai scomparsa. Ancora oggi, però, qualunque tessuto per la casa o per il bagno deve essere rifinito e valorizzato dal ricamo. Ormai scomparso il lavoro artigianale delle singole ricamatrici, il mercato chiede produzioni industrializzate in grado di soddisfare rapidamente le richieste della clientela e seguire i trend della moda. Per rispondere a queste esigenze, alcuni produttori hanno scelto di delocalizzare parte dell’attività nei Paesi a basso costo della manodopera, derogando spesso sulla qualità a favore di un prezzo inferiore. Una scelta che, al di là dell’aspetto puramente qualitativo, non permette di operare con lotti di piccole dimensioni ma, soprattutto, non garantisce flessibilità e attenzione al prodotto finale.

Flessibilità e qualità, al contrario, sono i valori sui quali ha investito, dagli Anni ’80, Confezioni Fratelli Cozzi.

L’azienda di Cerro Maggiore, in provincia di Milano, da piccolo laboratorio sartoriale è infatti cresciuta, conquistando i mercati internazionali grazie ad una produzione di assoluta qualità, integrata in una visione industriale che consente di contenere i costi e garantire rapidi tempi di risposta alle esigenze dei clienti.  “Una realtà come la nostra”, spiega Fabrizio Cozzi, uno dei due titolari, “non può limitarsi ad una visione locale, ma deve aprirsi ai mercati internazionali, con la capacità di fornire prodotti destinati alla grande distribuzione, ma anche soluzioni di altissima qualità, come quelle destinate ai più prestigiosi alberghi dell’Arabia Saudita, dove le personalizzazioni possono essere realizzate anche con fili contenenti dell’oro. A fronte di queste richieste abbiamo strutturato l’azienda in modo molto flessibile, con 30 dipendenti interni specializzati e altrettanti esterni. Garantiamo così, oltre all’accuratezza, la reattività necessaria alle realizzazioni particolari o a specifici picchi di lavoro. Ma ancor più caratterizzante, nel nostro settore, è il fatto di aver conseguito la certificazione ISO 9001, che offre un’ulteriore garanzia di qualità dell’intero ciclo. Una peculiarità che ci permette di partecipare a gare per forniture in tutto il mondo”.

Tessuti da vedere

Nella struttura produttiva di Cerro Maggiore arrivano così i tessuti più svariati, che il personale specializzato seziona nelle dimensioni richieste del cliente, per poi completarli con orli e ricami che vanno dalle soluzioni più tradizionali a quelle estremamente personalizzate. Si tratta di attività solo parzialmente automatizzate, nelle quali la capacità e l’attenzione delle singole persone rappresentano ancora un fattore di differenziazione. Anche per queste ragioni Cozzi sottolinea l’importanza di mettere le proprie persone nelle condizioni di lavoro ideale, con un’attenzione estrema agli aspetti dell’ergonomia. “Poiché il disagio fisico si ripercuote, immancabilmente, sulla qualità del lavoro svolto”. In questo processo, gli aspetti visivi rappresentano una discriminante fondamentale. Perché, oltre a dover eseguire il proprio lavoro con estrema cura, i singoli addetti devono identificare eventuali difetti produttivi, ma anche variazioni di colore che possono essere imputabili alle cause più svariate. Si tratta di imperfezioni che solo l’occhio umano, posto in condizioni ambientali adeguate, è in grado di cogliere. Da qui l’attenzione, da sempre, ad una corretta illuminazione, la cui intensità deve rimanere costante in tutte le ore del giorno, ma soprattutto deve consentire di riconoscere le singole gradazioni di colore e non affaticare la vista del personale.

Mancano le risposte

Per rispondere a queste esigenze, da sempre, all’interno dello stabilimento produttivo sono state installate lampade al neon, che hanno offerto un’illuminazione uniforme ed una buona resa cromatica. A distanza di alcuni anni dal rifacimento dell’impianto di illuminazione, però, Cozzi non era completamente soddisfatto dell’illuminazione disponibile. La sua attenzione ai dettagli, infatti, lo aveva indotto a cercare, sul mercato, una sorgente priva di sfarfallii, che inevitabilmente affaticano la vista degli operatori, e che non subisse il processo di progressivo deterioramento tipico dei tubi fluorescenti. Allo stesso tempo serviva una soluzione in grado di garantire un’adeguata resa cromatica e una bassa manutenzione, per non interferire con l’attività produttiva. “Senza dimenticare”, ricorda lo stesso Cozzi, “la necessità di ridurre i consumi, sia per contenere i costi, sia per limitare il nostro impatto ambientale”.

Esigenze molto specifiche che, in passato, non avevano trovato nessuna risposta adeguata, inducendo l’imprenditore a mantenere l’impianto esistente. Anche perché, in alcuni casi, le tecnologie proposte apparivano ancora poco mature. “Inoltre”, continua Cozzi, “alcuni fornitori, con i quali ero entrato in contatto nel tempo, si erano dimostrati poco professionali e poco attenti alle reali esigenze di un settore specifico come quello delle confezioni dei tessuti. Apparivano più interessati a spingere un prodotto che non a soddisfare le nostre necessità. Mentre io ero attratto dalle potenzialità delle lampade a Led, ma nessuna delle soluzioni proposte mi convinceva completamente”.

La luce vincente

La svolta è arrivata nel corso del 2015, quando Cozzi ha conosciuto Rold Lighting, la divisione specializzata nell’illuminazione del gruppo Rold. Una realtà capace di coniugare cinquant’anni di esperienza nella produzione di componentistica elettromeccanica con un design italiano estremamente raffinato. Il tutto completato da progettazione e produzione nazionali, con un approccio molto simile a quello di Cozzi. Tra le due realtà si è così creato un rapporto di reciproca collaborazione, con il fornitore attento a comprendere le reali esigenze di un settore particolare come quello del confezionamento. “Ancor prima di parlare di prezzi e forniture”, spiega lo stesso Cozzi, “i tecnici di Rold Lighting hanno effettuato una serie di sopralluoghi e di misurazioni per identificare il corretto posizionamento di ogni singola lampada, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di illuminazione e, contemporaneamente, di ridurre i costi”.

Da qui la scelta di non limitarsi ad una semplice sostituzione 1:1 delle 80 lampade esistenti, ognuna delle quali contenente due tubi al neon da 58 W. Una simile modalità, infatti, sarebbe stata la più semplice ma, dal punto di vista economico, avrebbe comportato un esborso significativo, non giustificato dalle potenzialità messe a disposizione dai prodotti più innovativi. Da qui la scelta, sviluppata al termine del progetto illuminotecnico guidato da Mirko Del Giudice, Product Manager di Rold Lighting, di posizionare solo 55 lampade Adhi, nella versione 154, alimentate con Led da 54 Watt. Queste plafoniere stagne, pur essendo nate per sostituire le tradizionali lampade a fluorescenza degli ambienti industriali, sono caratterizzate da un corpo realizzato in estruso di alluminio, che conferisce all’involucro un’elevata solidità meccanica. Allo stesso tempo, però, i progettisti hanno prestato un’elevata attenzione agli aspetti estetici e funzionali, coniugando una linea gradevole, caratterizzata dall’assenza di aree di accumulo per sporco e polvere, con un grado di protezione IP 65, che previene l’ingresso della polvere generata dal taglio dei tessuti.

Il colore della luce

Accanto all’involucro, in una lampada destinata ad un ambiente produttivo particolare come quello di Confezioni Cozzi, l’attenzione si è focalizzata soprattutto sulla sorgente luminosa e sulla sua modalità di diffusione. Il modello Adhi, disponibile in cinque variabili, può infatti essere equipaggiato con schermo opalino o trasparente. Quest’ultima soluzione garantisce una maggiore efficienza, ma non è apparsa ideale per un ambiente in cui è necessario individuare, visivamente, anche il più piccolo difetto nella trama del tessuto. Per questa ragione Del Giudice ha suggerito l’utilizzo di uno schermo diffusore opale in policarbonato, che diffonde la luce senza lasciare nessuna ombreggiatura, garantendo l’uniformità nell’intero impianto produttivo. Grazie a questo accorgimento, il personale non ha più la necessità di movimentare i tessuti per poterli valutare correttamente. Allo stesso tempo, dovendo valutare la temperatura di colore della luce emessa, si è optato per una soluzione capace di operare a 5000 K. Ovvero una temperatura di colore leggermente calda, che trasmette una sensazione di benessere fisico al personale impiegato.

L’aspetto più importante, operando nell’ambito dei tessuti e, quindi, dei colori, è stato quello di disporre di un’adeguata resa cromatica (CRI – Color Rendering Index). I nostri occhi, infatti, percepiscono la luce riflessa e, quindi, la sorgente luminosa deve emettere tutte le frequenze necessarie a riconoscere i colori di ogni singolo tessuto, individuando qualunque variazione. Una caratteristica difficile da ottenere con la luce artificiale, con il rischio di immettere sul mercato prodotti diversi rispetto a quelli attesi dalla clientela o che, per alcuni marchi, rappresentano un autentico fattore di distinzione. “I Led utilizzati”, spiega Del Giudice, “garantiscono invece una resa cromatica, costante nel tempo, pari a 85. Un valore che è addirittura superiore a quello necessario in questo particolare settore produttivo”. Il tutto arricchito dal fatto che, al contrario di quanto accade con le lampade fluorescenti, un simile valore non subisce deterioramenti nel tempo e, quindi, limita la necessità di interventi di manutenzione, con tutti i costi ed i disagi connessi.

Facili da installare

Proprio l’aspetto installativo ha rappresentato un criterio al quale Cozzi ha prestato una particolare attenzione. L’azienda, infatti, è nota ed apprezzata per la capacità di fornire prodotti personalizzati di elevata qualità. Ma, al tempo stesso, produce anche grandi lotti. Al punto che, per un marchio famoso come Zara, è in grado di realizzare sino a 120.000 pezzi al mese. A fronte di questi volumi, un’interruzione di produzione graverebbe in modo significativo sul rispetto dei tempi di consegna. Il peso ridotto delle lampade Adhi di Rold Lighting, oltre alla loro facilità di installazione, resa possibile da una serie di accorgimenti tecnici in fase progettuale, hanno invece prevenuto un simile inconveniente. In soli due weekend, infatti, l’installatore elettrico che opera comunemente con Cozzi ha rimosso le vecchie lampade, sostituendole con i 58 nuovi apparecchi. Il tutto senza nessun impatto sulla produzione quotidiana.

La prova sul campo

Al di là delle stime progettuali e di quanto indicato sulle schede tecniche, il valore dell’impianto di illuminazione deve essere valutato sul campo. Una valutazione decisamente positiva, in quanto, come spiega lo stesso titolare dell’azienda, “disponiamo oggi di un’illuminazione omogenea, che non affatica il nostro personale specializzato e, al tempo stesso, ha abbattuto significativamente gli interventi di manutenzione, anche in considerazione del fatto che la vita utile attesa di questi Led è pari a 50mila ore”. Il tutto completato dal fatto che, già dalle primi calcoli, l’azienda può vantare un risparmio energetico che sfiora l’80%. Una simile riduzione dei costi consente di ripagare rapidamente l’investimento effettuato per disporre di un’illuminazione in grado di rispondere, in modo ottimale, alle esigenze di un settore particolare come quello della lavorazione e del confezionamento dei tessuti.

2016-07-11T18:58:37+01:00Luglio 11th, 2016|In evidenza, Moda|
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