Saper innovare vuol dire anche recepire prontamente le novità che lo stato propone per le imprese e i lavoratori
Articolo a cura dell’Ing. Claudio Provetti, Managing Director – CEO di CENPI Scrl
Vorrei condividere con i tanti e attenti lettori di Magazine Qualità un’esperienza interessante vissuta da CENPI Scrl – operatore della Valutazione della Conformità – che volentieri porto in testimonianza per stimolare le imprese che operano in Qualità a seguirne l’esempio!
Alla fine del 2020 abbiamo preso atto che l’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro), in coerenza con le iniziative del Governo per contrastare gli effetti economici dell’epidemia causata dal COVID-19, ha previsto per l’imprese l’accesso al FONDO NUOVE COMPETENZE (di seguito FNC).
Questo Fondo ha lo scopo di riconoscere dei contributi finanziari in favore delle imprese private che desiderano compiere un processo di adeguamento organizzativo e produttivo tramite la crescita delle competenze dei propri dipendenti.
La motivazione sostanziale è quella di sostenere la ripresa delle attività una volta passata la fase emergenziale dovuta alla Pandemia, con aumentate e adeguate capacità professionali del personale.
Questo processo per il rafforzamento delle competenze, viste le nuove condizioni di mercato e in riferimento alle mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, deve riferirsi al DL 34/2020, art. 88, comma 1 e all’art. 4 del DL 104/2020.
Ebbene, CENPI con massima reattività, per i propri lavoratori dipendenti occupati si è immediatamente messa a lavorare sul tema ed ha:
- previsto e sviluppato dei progetti formativi finalizzati all’accrescimento delle competenze del personale appartenente a quattro (4) aree aziendali estremamente importanti
- Area Commerciale
- Area Programmazione (Pianificazione e Controllo Operativo)
- Area Tecnica
- Area Contabilità e Finanza
- individuato i fabbisogni in termini di nuove o maggiori competenze, in ragione dell’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo e servizio per affrontare gli scenari di mercato stravolti dal CORONAVIRUS ma che di fatto sono necessari per la sostenibilità del business in proiezione prossima-futura
- prospettato il necessario adeguamento per riqualificare o qualificare il personale in relazione ai fabbisogni individuati
- identificato i lavoratori da coinvolgere nell’intervento e il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a questi specifici percorsi formativi per migliorare ed aggiornare le competenze (restando nel limite massimo delle ore previste dal FNC per ciascun lavoratore)
- dimostrato di essere in possesso dei requisiti tecnici, fisici e professionali di capacità formativa per lo svolgimento dei progetti stessi
- stipulato specifico accordo sindacale[1] che oltre ad avallare la rimodulazione dell’orario di lavoro nei termini previsti dall’art. 88 del DL 34/2020 sopra citato, valida la bontà dei progetti formativi da presentare all’ANPAL
Una volta preparata e aggregata tutta la documentazione necessaria per comprovare l’ottemperanza ai requisiti richiesti, i progetti sono stati presentati all’ANPAL che ha accettato l’istanza e dopo attenta analisi[2] ha approvato la richiesta di contributo esprimendo parere favorevole.
L’importante risultato è che le due (2) aziende del nostro Gruppo che hanno richiesto di accedere al FNC, si vedranno rimborsato il costo, comprensivo dei contributi previdenziali e assistenziali, delle ore di lavoro in riduzione destinate alla partecipazione ai percorsi formativi di cui sopra e che in 90 gg. dalla loro approvazione saranno portati a termine.
Tutt’oggi il nostro personale sta partecipando, nelle diverse modalità consentite per le restrizioni legate alla pandemia, ai diversi moduli formativi sviluppati appositamente per i progetti coperti dal FNC. Si sta utilizzando il Training on the Job, la Formazione in Presenza e quella a Distanza Sincrona con le necessarie registrazioni di partecipazione e relativi controlli di apprendimento.
Per ogni singolo progetto, il Top e il Middle Management aziendale è fortemente impegnato a dimostrare e dare evidenza:
- delle modalità di valorizzazione del patrimonio di competenze precedentemente possedute dal proprio personale
- delle modalità di personalizzazione dei percorsi di apprendimento, sulla base della valutazione in ingresso (prima di iniziare il percorso formativo), riferendosi anche agli standard professionali e di qualificazione riportati nel Repertorio nazionale, di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13
- delle modalità di messa in trasparenza e attestazione delle competenze acquisite come esito dei percorsi formativi effettuati, ovvero la valutazione finale
Se dovessi ricondurmi alle classiche metodologie utilizzate nello sviluppo e implementazione di progetti in Qualità, mi viene subito in mente il classico ciclo PDCA, perché abbiamo pianificato (Plan) i tipi di interventi formativi secondo le specifiche dettate dall’ANPAL, realizzato (Do) lo sviluppo del processo formativo controllando (Check) le diverse condizioni e fasi necessarie ed essenziali dello stesso processo per poi mettere in atto (Act) quanto stabilito e validato nelle fasi precedenti.
L’approccio rigoroso dell’ANPAL che funge anche da forte motivazione per le aziende che desiderano accedere a questi contributi, è testimoniato dal fatto che l’Agenzia provvede a svolgere diversi monitoraggi sul FNC, alcuni sono di natura finanziaria per il controllo delle risorse altri di natura fisica sui risultati raggiunti, con redazione di note informative periodiche che rende pubbliche sul proprio sito istituzionale.
E’ proprio dal sito dell’ANPAL che riprendo alcuni passi che mi portano alla chiusura di questa breve trattazione sul Fondo Nuove Competenze.
Conclusioni:
Le imprese possono destinare una parte dell’orario di lavoro alla formazione dei propri dipendenti senza costi per l’azienda e a parità di retribuzione.
È lo Stato che finanzia le ore di lavoro destinate alla formazione.
È un contributo per l’Italia che deve ripartire!
[1] accordo da sottoscrivere con almeno una sigla sindacale rappresentativa a livello nazionale.
[2] ANPAL può richiedere alle Regioni/Province Autonome interessate di esprimere un parere sui progetti formativi.
Comunicazione a cura di CENPI
Per eventuali informazioni: info@cenpiformazione.it – Tel. 030 2421501