Magazine Qualità

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LA TRITURAZIONE DEI RIFIUTI OSPEDALIERI E DEI RIFIUTI MEDICALI

Il rifiuto generato in ambito ospedaliero rientra in quella tipologia di rifiuti considerati speciali e pericolosi, in quanto il materiale si compone di differente natura: componenti biologici ed anatomici, materiale di consumo derivanti da trattamenti chirurgici, materiale usati dal personale sanitario quali camici, cuffie e mascherine, bende, medicinali usati su pazienti, contenitori in vetro e plastica monouso per l’estrazione e la conservazione di elementi umani, rifiuti debolmente radioattivi.

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SatrindTech, con un’esperienza ormai trentennale nel proporre soluzioni applicative nel campo della triturazione industriale e di processo nel campo del riciclaggio di rifiuti può offrire svariate soluzioni legate alla triturazione dei rifiuti ospedalieri.

Uno dei trituratori più idonei per questa applicazione è il modello a 15 hp (disponibili nelle versioni F 515, F 615, F 1015 ed F 1315).

Nello scorso mese di gennaio è stato consegnato ad un cliente italiano un sistema per la triturazione e la separazione di materiali solidi e liquidi di provenienza ospedaliera e farmaceutica (quali contenitori rigidi e semi-rigidi, sacche contenenti liquidi) o eccedenze di produzione dell’industria cosmetica (per le quali si vuole evitare una loro circolazioni in mercati paralleli e non controllati).

La soluzione accettata dal cliente era composta dai seguenti elementi:

  • un nastro di carico materiale al trituratore con tappeto in gomma dotato di facchini, per evitare il rotolamento di oggetti cilindrici
  • un trituratore modello F 615/2P equipaggiato con un set di lame da 30 mm a 4 becchi, dotato di paratie supplementeari per la protezione dei cuscinetti degli alberi dall’eventuale infiltrazione di liquidi provenienti dalla camera di triturazione
  • una coclea in acciaio inox collocato alla base della camera di triturazione sottostante
  • una vasca di raccolta in acciaio inox sottostante la coclea

Una volta triturato, infatti, il materiale confluisce nella coclea, la quale provvede a separare il materiale liquido da quello solido. La parte liquida viene scaricata nell‘idonea vasca di raccolta, mentre la sezione solida viene convogliata (spinta dalla coclea) in un‘altra vasca di raccolta.

Data la possibilità di dover trattare anche contenitori con all’interno liquidi cremosi, la coclea è dotato di un sistema di lavaggio che permette di diluire il contenuto cremoso, facilitandone lo scarico nella vasca di raccolta, evitando così il suo accumulo all’interno della coclea, che rimarrebbe altrimenti bloccata.

L’impianto e in grado di trattare 500 Kg/ora. I rifiuti triturati sono destinati in questa soluzione allo smaltimento, trattandosi di materiale perlopiù plastico, ma inquinato“ dalla presenza di carta, data la presenza di etichette sul materiale in entrata.

Questo video ne mostra il funzionamento – Clicca Qua

Per informazioni:  sales@satrintech.com

2016-02-17T20:38:41+01:00Febbraio 17th, 2016|Sanita'|
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