L’azienda italiana ha inaugurato di recente, nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il nuovo elettrodotto sottomarino “SA.PE.I.”, che unisce per la prima volta direttamente la Sardegna e la Penisola Italiana ed è il primo di molti progetti innovativi che Terna ha in serbo per il futuro. All’importante inaugurazione erano presenti, insieme al Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, anche Luigi Roth e Flavio Cattaneo, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Terna.
Terna è il principale proprietario della rete di trasmissione nazionale di energia elettrica ad alta tensione, con oltre il 98 per cento delle infrastrutture elettriche nazionali; è anche responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell’energia sull’intero territorio e quindi della gestione in sicurezza, 365 giorni l’anno, dell’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica in Italia.
SA.PE.I. (acronimo di SArdegna-PEnisola-Italiana) è il più importante e tecnologicamente avanzato elettrodotto ad alta tensione mai realizzato in Italia e il primo collegamento elettrico diretto tra la Sardegna e il continente.
È stato soprannominato il “cavo dei record”: è infatti il più lungo “ponte elettrico” al mondo con una potenza da 1.000 megawatt e il più profondo snodandosi per 435 km tra Fiumesanto, in Sardegna, e Latina, nel Lazio, arrivando a 1.640 metri di profondità; è anche l’investimento più grande: con i suoi 750 milioni di euro è il più importante mai realizzato in Italia per una singola infrastruttura elettrica.
La sua costruzione è stata finanziata per oltre il 50 per cento da Terna con mezzi propri e la parte restante con uno stanziamento di 373 milioni di euro da parte della Banca Europea per gli investimenti per il suo alto valore strategico.
L’infrastruttura realizzata da Terna porterà numerosi benefici economici, elettrici e ambientali: l’opera consentirà infatti un risparmio di 70 milioni di euro l’anno per il sistema elettrico grazie alla rimozione dei “colli di bottiglia” tra la zona Sardegna e il resto del mercato elettrico; garantirà, inoltre, l’aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo e una più sicura copertura del fabbisogno del Lazio e del centro Italia, grazie all’utilizzo di energia più efficiente proveniente anche dalla Sardegna.
Cresce anche la competitività del mercato elettrico, poiché grazie al SA.PE.I. gli operatori hanno l’opportunità di partecipare a un mercato più fluido, avendo allo stesso tempo maggiore flessibilità e sicurezza di esercizio del sistema. A livello ambientale, il SA.PE.I., realizzato nel pieno rispetto degli habitat marini e terrestri che attraversa, permette una riduzione di oltre 500 mila tonnellate l’anno di CO2 in atmosfera – pari alle emissioni di oltre 250 mila veicoli di media cilindrata – per effetto del maggior utilizzo di energia rinnovabile, in forte sviluppo.
Il SA.PE.I. è il fiore all’occhiello della rete elettrica nazionale e punto d’arrivo di un percorso virtuoso che negli ultimi cinque anni ha visto Terna realizzare 4 miliardi di euro di investimenti, pari al quadruplo di quanto realizzato nel quinquennio precedente, per oltre 2.200 km di nuovi elettrodotti – circa 6 volte quanto realizzato nello stesso quinquennio di riferimento, a riprova dell’accelerazione impressa dalla società per ammodernare e potenziare, in un’ottica di sostenibilità, una delle infrastrutture strategiche del Paese.
Ma il nuovo cavo di Terna è anche il punto di partenza verso la rete del futuro, più innovativa e tecnologicamente all’avanguardia, dove un ruolo centrale avranno i cavi sottomarini. Rientra in questo contesto il “Progetto Insula”, un network di collegamenti elettrici che Terna ha in programma con l’obiettivo di potenziare la rete che unisce la Sicilia, l’Elba e Ischia alla penisola e creare un nuovo “ponte elettrico” sottomarino per Capri e tra Capri e Ischia; allo studio anche il progetto di ammodernare il collegamento esistente tra la Sardegna, la Corsica e la Toscana.
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