Il report TR 50670, sviluppato e pubblicato con le direttive del WG1 del TC 82 al Cenelec, contiene i metodi di prova per verificare il comportamento dei moduli fotovoltaici sottoposti a incendi e la potenziale influenza sui tetti.
Per tali verifiche vengono presi in considerazione, ad esempio, i tetti obliqui e piatti, e il loro orientamento; come per altre norme relative ai tetti, le scintille vengono considerate una fonte d’incendio; per la prima volta, TÜV Rheinland ha testato lo spazio tra i moduli e un tetto simulato.
I metodi indicati nel report definiscono i requisiti da osservare per la caratterizzazione dei moduli.
I risultati sono stati presentati al forum Protezione dagli incendi e manutenzione dei sistemi fotovoltaici, tenutosi il 7 Marzo 2017 a Bad Staffelstein, presentato da OTTI e.V. – Renewable Energies Division.
Ogni impianto FV pur se posato correttamente può comunque essere causa di incendi. Recenti statistiche confermano ed esprimono in dettaglio dati d’incendi associabili ad impianti fotovoltaici avvenuti in Italia, evidenziandone altresì una forte crescita rispetto agli anni precedenti. Tali installazioni pur non rientranti nell’elenco delle attività soggette al controllo VV.F. (vedasi D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151), sono comunque da esaminare attentamente nel loro contesto autorizzativo complessivo, implicando il coinvolgimento di molti fattori e rischi associabili.
I moduli fotovoltaici sono stati a volte direttamente implicati in incendi, la causa è risultata generarsi da archi elettrici “a bordo” motivati da insufficiente isolamento, errata installazione, cablaggio difettoso, surriscaldamenti, ecc.