Fino al 27 novembre prossimo sono in consultazione pubblica le due parti della prassi di riferimento sui profili professionali nell’ambito della sostenibilità
Parlare di sostenibilità significa anche parlare della qualificazione professionale di chi svolge attività in questo ambito.
Sustainability manager, Sustainability Practitioner, Sustainability & CSR Auditor, SDG Action Manager… sono tra le numerose professioni che una nuova e auspicata attenzione per il tema del “sustainability development” pone in primo piano a livello di strategie aziendali.
Indubbiamente la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile porta infatti a un mutamento profondo dei modelli di business che necessita di professionisti competenti in materia.
Da questa esigenza del mercato, nel 2021 ha visto la luce la prassi di riferimento UNI/PdR 109, suddivisa in due parti:
- Parte 1: Sustainability manager, Sustainability Practitioner
- Parte 2: Sustainability & CSR Auditor, SDG Action Manager, SDG User
Ora però il nuovo contesto legislativo (in particolare la pubblicazione della nuova Direttiva sul reporting di sostenibilità delle imprese, conosciuta con l’acronimo di CSRD) e normativo (ad esempio la UNI/PdR 125:2022 e la UNI ISO 30415:2021 in tema di inclusione e parità di genere), rende necessaria una, se pur leggera, revisione della prassi di riferimento – sempre con il supporto di Intertek, Confassociazioni e di Sustainability Makers – allo scopo di allinearla agli importanti sviluppi intercorsi.
I due documenti sono ora in consultazione pubblica, fino al 27 novembre prossimo, per raccogliere eventuali commenti da parte dei soggetti interessati
I commenti vanno inviati utilizzando esclusivamente l’apposito form di commento
Per informazioni: sviluppo.progetti@uni.com