Minsait, società di Indra, ha ottenuto in Italia la certificazione per la parità di genere, confermando il proprio impegno per l’uguaglianza, l’inclusione e la diversità come i pilastri strategici per lo sviluppo del talento nel Paese.
La società è stata certificata in Italia da GCerti nello standard nazionale Uni/PdR 125:2022 che garantisce un ambiente di lavoro equo e inclusivo.
Tra le misure e le iniziative previste dal piano strategico sulla gender equality di Minsait, emergono: la visibilità data dall’azienda ai casi di successo al femminile, con l’obiettivo di sponsorizzarne il talento; l’utilizzo di un linguaggio inclusivo nelle comunicazioni; il modello di accesso e sviluppo di carriera basato su criteri strettamente meritocratici e non discriminatori; la formazione e i workshop interni su tematiche di diversity & inclusion; i servizi a supporto della genitorialità; e le misure che facilitano la conciliazione, tra cui un modello di smart working totalmente flessibile per tutti i professionisti.
“In Minsait crediamo che la Gender Equality sia un valore imprescindibile, un impegno civico che abbracciamo con passione. Insieme alle nostre colleghe e ai nostri colleghi ci impegniamo affinché ogni donna si senta ispirata a perseguire i suoi sogni, a esprimere il proprio talento e a raggiungere traguardi ambiziosi”, ha affermato Dalila Barone, responsabile Talent di Minsait in Italia.
Minsait è stata supportata nel percorso di certificazione e nell’implementazione del sistema di gestione richiesto dalla prassi Uni/PdR 125:2022 da Winning Women Institute (WWI) che assisterà l’azienda anche per i prossimi due anni per il mantenimento della Certificazione.
“Con grande piacere abbiamo accompagnato Minsait nell’articolato e approfondito percorso per ottenere la Certificazione di parità di genere – commenta Paola Corna Pellegrini, Presidente di Winning Women Institute -. Ottenere una Certificazione così importante è un passo da intraprendere con consapevolezza. Siamo molto contenti che sempre più aziende dimostrino interesse e attenzione perché questo consentirà al paese Italia di fare progressi concreti in termini di parità di genere, tema sul quale purtroppo abbiamo perso 16 punti nel ranking mondiale secondo il Gender Equality Index 2023 del World Economic Forum, scendendo al 79° posto”.
La Uni/PdR 125/2022 – una prassi entrata in vigore nel maggio 2022 che è la più avanzata in Europa in materia di gender equality – prevede un approccio quantitativo rigoroso e un sistema di valutazione del sistema gestionale, dei processi, della governance e del piano strategico aziendale. La Certificazione viene rilasciata da enti accreditati da Accredia.
Comitato per la Gender Equality
Nel 2023, Minsait ha creato un Comitato per la parità di genere in Italia – guidato dall’AD in Italia, Pedro Garcia – volto a coordinare azioni di promozione dell’inclusività e della diversità, con l’impegno di attuare la politica sulla parità di genere, attraverso i seguenti aspetti:
- Recruitment: implementando pratiche di recruiting fondate su una valutazione dei candidati e delle candidate rispetto a capacità e competenze, indipendentemente dal loro sesso.
- Career Management: assicurando che le opportunità di crescita e sviluppo professionale siano equamente distribuite tra dipendenti di entrambi i sessi.
- Salary equity: adottando pratiche di remunerazione eque per garantire che dipendenti di entrambi i sessi ricevano un salario equo per il lavoro svolto.
- Parenting care: garantendo che dipendenti di entrambi i sessi abbiano accesso ai congedi parentali e alle opzioni di cura dei figli e dei caregivers.
- Work-life balance: garantendo a dipendenti di entrambi i sessi la possibilità di equilibrare le loro responsabilità lavorative e familiari, applicando regole di organizzazione del lavoro flessibili.
- Harassment prevention: impegnandosi a sviluppare una politica atta a prevenire eventuali abusi e molestie di genere.
“Sappiamo che la strada da percorrere è ancora lunga, per questo non ci fermiamo e continueremo ad agire con determinazione, implementando iniziative concrete per garantire che le nostre colleghe e i nostri colleghi possano lavorare in un ambiente di lavoro equo e inclusivo dove costruire un futuro digitale più umano”, ha affermato Dalila Barone.