Lo scorso 3 novembre si è svolta presso Terenzi Srl la visita ispettiva di rinnovo della certificazione UNI EN ISO 9001-2008.
Terenzi Srl, citiamo dall’oggetto del certificato, si occupa di “progettazione e costruzione di stampi ed attrezzature per metallo e plastica. Stampaggio di particolari in plastica. Tranciatura, imbutitura, piega e taglio di particolari metallici. Assemblaggio per conto terzi di semilavorati meccanici”.
Dietro questa concisa definizione si nascondono tutta la storia e gli sforzi dell’azienda che, nata nel settore della deformazione a freddo del metallo, ha allargato nel tempo le proprie competenze allo stampaggio della plastica, al taglio laser, alla piegatura ed infine all’assemblaggio, nell’intento di fornire un servizio sempre più completo ai propri clienti.
Ad ogni rinnovo o conseguimento di certificato corrispondono le storie personali dei titolari e dei dipendenti che, ognuno in rapporto alle proprie competenze e capacità, si sono sforzati negli anni di innovare, migliorandolo, il proprio modo di lavorare.
Vediamo allora la storia delle certificazioni di Terenzi Srl partita nel lontano 1998 con la norma UNI 9002-1994 che certificava esclusivamente il reparto di produzione.
Che salto culturale però per le persone e per l’azienda! Quanta fatica nella stesura del primo Manuale della Qualità! Quanti timori e reticenze da parte degli addetti nel compilare le schede di registrazione dei controlli! Poi l’avvento della UNI EN ISO 9001-2000, la rivoluzione del miglioramento continuo (la famosa ruota di Deming), la riscrittura completa del manuale, la certificazione anche del reparto di progettazione e costruzione attrezzature e soprattutto lo sforzo di analizzare ed individuare i più importanti processi aziendali ed i relativi indicatori.
Un altro salto attendeva l’azienda con l’avvento della UNI EN ISO 9001-2008 che ha corretto e migliorato, snellendo senza stravolgerla, la norma precedente.
Si sa che chi è addetto alla qualità in azienda non è mai contento del livello raggiunto dall’organizzazione, però forse, ogni tanto, bisogna anche fermarsi e girare lo sguardo indietro e constatare quanta strada si è fatta; dove siamo arrivati e dove eravamo, come è cambiato l’atteggiamento degli addetti in azienda nei riguardi dell’ottenimento del livello qualitativo richiesto da un mercato sempre più esigente.
Si scopre così che è stato percorso un lungo e proficuo cammino. E sì, in fondo il motore che fa girare la ruota di Deming siamo tutti noi. L’azienda è come una squadra sportiva che con un abile gioco di collaborazione va verso un miglioramento continuo dei propri risultati. I traguardi si rincorrono e si superano, le certificazioni di Qualità si confermano o estendono!
di Luigi Ubezio