E’ notizia di questi giorni che la ISO 45001 sarà pubblicata a brevissimo.
Ormai ci siamo: da fonti certe (sito www.uni.com) è stata resa nota l’approvazione del Final Draft, con commenti editoriale di 21 paesi; ma per i contenuti nessuna osservazione. Ora quindi, e solo ora, noi addetti ai lavori, consulenti, aziende, auditor, potremo cominciare a leggere il final draft sicuri che non ci saranno sconvolgimenti nei contenuti e requisiti.
In questi ultimi mesi molti attori del mondo della certificazione ha progettato, pubblicizzato, erogato corsi relativi alla “nuova 45001”, erogando corsi/seminari/incontri a pure scopo commerciale, in quanto di certo nei Draft che si sono rincorsi in questi anni non c’era nulla.
Adesso invece: pronti via! I contenuti definitivi li abbiamo, salvo qualche “virgola” da cambiare.
Ripercorriamo prima l’iter normativo che ha preceduto la nascita della prossima ISO 45001:2018, attesa per i primi di marzo 2018.
ITER NORMATIVO
“Oltre 7600 lavoratori perdono la vita ogni giorno per incidenti o malattie correlati al lavoro (2,78 milioni l’anno); gli incidenti si attestano su una cifra che supera i 370 milioni l’anno”; questa la motivazione data dall’ISO – International Standard Organization, ente normatore internazionale – per lo sviluppo del nuovo standard ISO 45001.
Lo standard si prefigge l’obiettivo di essere un supporto per le aziende per migliorare la sicurezza dei lavoratori, ridurre i rischi dei luoghi di lavoro e delle mansioni, e creare migliori condizioni di lavoro. In tutto il mondo.
Questo macro obiettivo si accompagna anche ad altri target, tra cui utilizzare un linguaggio semplice, declinare requisiti effettivamente flessibili ed adattabili con modalità diverse a piccole e grandi aziende, favorire la “gestione” senza che questo moltiplichi necessariamente la “documentazione”, consentire la gestione dei requisiti (anche legali) di salute e sicurezza sul lavoro senza che siano necessarie risorse aggiuntive per la gestione del sistema.
Ma possibile che finora non ci fosse uno standard simile? Eppure l’argomento è continuamente di attualità!
Il mondo della normazione non è così sprovveduto: tutt’ora infatti è applicato (con discreto successo; vedi più avanti) lo standard BS OHSAS 18001:2007. Si tratta però di uno standard non emanato dall’ISO, e per cui non vale il mutuo riconoscimento1, come per altre norme internazionali.
Contrariamente a quanto pubblicizzazione alcuni attori del mondo delle certificazioni, lo standard ISO 45001 non è ancora stato pubblicato; bensì si trova ancora in una fase embrionale, in bozza (e gratuitamente scaricabile) alla versione 2.0 e Final Draft, rilasciati dalla Commissione sul quale si stanno delineando i contorni di questa futura norma.
L’iter di sviluppo è iniziato nel 2013 e la norma avrebbe dovuto vedere la luce alla fine del 2016 invece la bozza, che è stata posta a votazione a maggio 2016, è stata votata negativamente. La maggior parte dei Paesi europei – così come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia – ha contribuito col proprio voto negativo a fermare un testo con alcune criticità e disaccordi; tra questi spiccano aspetti legati a:
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coinvolgimento e la partecipazione e la consultazione dei lavoratori, termini a detta degli sfavorevoli “usati in maniera assolutamente fuorviante rispetto al precedente testo e senza la giusta enfasi a questo fondamentale processo che coinvolge i lavoratori, principali creditori di sicurezza e quindi anche principali protagonisti della gestione della sicurezza”
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maggiore gestione e conoscenza dei requisiti legali
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più spazio ai requisiti relativi alla formazione dei lavoratori
La Commissione ha migliorato il primo DIS – Draft International Standard, portato una seconda versione del draft ISO/DIS 45001.2 nell’incontro di Vienna nel febbraio 2017 dell’ISO/PC 283/WG1; è stato quindi emesso il secondo, poi reso disponibile dal marzo 2017 a tutti gli Organismi Normativi nazionali membri (per l’Italia l’UNI), per la produzione del testo tradotto nelle varie lingue; quando saranno resi disponibili le traduzioni si procederà alla votazione del secondo Draft entro il 13 luglio 2017.
Per poter revisionare i risultati dello scrutinio sul secondo DIS, sono previsti ulteriori incontri per il settembre 2017 in Malesia.
I prossimi passi sono stati quelli della bozza finale di Standard Internazionale (FDIS), per cui è stato prodotto un alto numero di commenti, che hanno richiesto ulteriori incontri per approfondirli, facendo slittare la pubblicazione al marzo 2018.
STRUTTURA E NOVITA’ DEL FUTURO NUOVO STANDARD ISO 45001
Stando a quanto si legge nei Draft finora emessi, la struttura del futuro nuovo standard ISO 45001 ricalcherà quella già adottata dalle nuove versioni della norme relative ai sistemi di gestione qualità ISO 9001:2015 e ambiente ISO 14001:2015, la High Level Structure – High Level Structure, ideata da un gruppo di lavoro (ISO/TMB/TAG13-JTCG “Joint Vision”) istituito con lo scopo di omogeneizzare le diverse norme sui sistemi di gestione. Tale struttura permette di integrare in modo agevole le norme, sviluppandosi in 10 punti con uguali contenuti declinati ognuno con target ovviamente differenziati.
Come già noto le novità più rilevanti portate dalla HLS sono:
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introduzione nei sistemi di gestione dei concetti di rischi e opportunità, già insiti nel DNA di un sistema di gestione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma adesso andranno sviluppati secondo le regole sistemiche di P-D-C-A, impulso di sicuro successo
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leadership: concetto rafforzato rispetto alla attuale BS OHSAS 18001
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Contesto, da prendere come base della valutazione dei rischi
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Parti interessate: considerazione degli stakeolder in tutto il sistema
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Documentazione: requisiti flessibili e poche prescrizioni, ma focus sull’efficacia del sistema
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Parti della norma: un corpo contenente i requisiti, ed una Annex come interpretazione per facilitare l’applicazione
TRANSIZIONE DALLA 18001 ALLA 45001
C’è tempo quindi ancora per adeguarsi. Anzi: c’è tempo ancora per studiare, metabolizzare e comprendere come applicare la norma, considerato che ancora non è stata pubblicata la norma ufficiale!
Si può prendere come esempio la situazione delle nuove versioni delle norme ISO 9001 e ISO 14001; se sarà ricalcato quell’impronta, le aziende già certificate secondo la OHSAS 18001 avranno un triennio dall’emissione per adeguarsi alla futura nuova norma.
Una volta transitato il certificato alle nuove norme, nel mondo dei “certificati accreditati” le aziende avranno uno strumento riconosciuto da tutti i paesi del mondo.
1 Accordo con cui i Paesi, attraverso i propri enti di Accreditamento, riconoscono vicendevolmente i certificato emessi negli altri Paesi
Fonte:
Sistemi & Consulenze Servizi Qualità Aziendale