Città Metropolitana di Milano in collaborazione con Laboratorio Industry 4.0
MERCOLEDÌ 7 FEBBRAIO – ORE 16.30
UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 4.0 SOSTENIBILE
Palazzo Isimbardi – Sala degli Affreschi – via Vivaio 1, Milano
UN VIAGGIO NELLA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: OPPORTUNITÀ E RISCHI
Riflessioni con Imprese, Pubblica Amministrazione e Mondo della Conoscenza
Secondo dei tre incontri realizzati in collaborazione fra Città Metropolitana e Laboratorio Industry 4.0.
Gli incontri saranno condotti da Giovanni Anselmi – Laboratorio Industry 4.0 – con il contributo di Stefano Valvason – Direttore Generale A.P.I. – Associazione Piccole e Medie Industrie.
Per Città Metropolitana di Milano sarà presente Franco D’Alfonso.
Parteciperanno inoltre:
- Cristina Tajani, in rappresentanza del Comune di Milano.
- Angelo Colombini – Segreteria nazionale Cisl.
- Riccardo Taverna – Direttore area sostenibilità ed economia civile Aida Partners Ogilvy PR.
Il ciclo di incontri si concluderà Mercoledì 28 Febbraio con l’appuntamento dal titolo “Cittadini generatori di dati a loro insaputa” nel quale sarà affrontato sia il tema della privacy, sia il tema della predittività attraverso l’utilizzo dei Big Data. Fra i relatori: Diego Liberati: PhD – dirigente CNR docente al Politecnico di Milano – Avvocato Claudio Guttadauro – Esperto in Diritto delle Nuove Tecnologie e della Privacy
La partecipazione agli incontri è gratuita, ma, per la limitata disponibilità di posti in sala è gradita la registrazione: registrazione@agenziaqualita.com
Sintesi del primo incontro
Imprese, Territorio e Professioni
Franco D’Alfonso, in rappresentanza di Città Metropolitana, oltre a fare gli onori di casa, ha rilevato quanto il tema debba essere seriamente considerato anche dalla politica in quanto un uso eccessivo di tecnologia, come emerso dalle relazioni, non rappresenta, quantomeno a breve, una minaccia per i posti di lavoro nelle Piccole e Medie Imprese. Lo potrebbe diventare però in altri settori, quindi andrà sicuramente sia monitorato, sia governato. Postini automatici, supermercati senza dipendenti, mezzi pubblici che vanno da soli ecc. sono sicuramente applicazioni affascinanti la cui ricaduta in termini sociali potrebbe avere un forte impatto anche in termini di perdita di posti di lavoro. Questo tema verrà affrontato soprattutto nell’incontro del 7 Febbraio. Anche il tema della privacy è un tema molto importante in quanto il concetto stesso di privacy ha già subito, e subirà sempre di più forti contrazioni. Questo tema invece verrà affrontato il 28 Febbraio.
Per Laboratorio Industry 4.0 ha partecipato Giovanni Anselmi.
Laboratorio Industry 4.0 è un incubatore di soluzioni a cui aderiscono organizzazioni e professionisti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, dal mondo accademico e dal mondo della Conformità. Anselmi, uno dei fondatori, ha coordinato l’incontro evidenziando che le prime tre rivoluzioni industriali, rispetto a questa, non avevano riscontrato una curva di crescita di questa portata. Quello che era partito come un progetto per il rilancio della manifattura sta avendo ormai ricadute tecnologiche che coinvolgeranno sempre di più anche pubblica amministrazione e cittadini.
Nell’incontro del 30 gennaio, che aveva l’obbiettivo di capire se nella Piccola e Media Impresa tutto questo fosse un rischio o una opportunità, è emerso quanto segue.
Stefano Valvason – Direttore Generale di A.P.I. Associazione Piccole e Medie Industrie– ha evidenziato che le piccole e medie industrie italiane, di cui le nostre 2.500 associate sono un valido campione, cominciano ad avvicinarsi sempre di più al tema, soprattutto grazie agli incentivi della Legge Calenda. Considerato che nelle pmi la componente tecnologica è più orientata al controllo/servizio che alla completa automazione della produzione non temiamo una perdita di posti di lavoro. Sicuramente, però, il mondo dell’istruzione dovrà fornire personale maggiormente formato e le imprese dovranno adeguare le competenze dei loro dipendenti per governare le nuove opportunità. Ma alle opportunità si affiancano le minacce connesse alla Cybersecurity e alla gestione della privacy anche in relazione all’entrata in vigore a maggio del Regolamento UE (GDPR).
Per Paolo Barbatelli – Chief INnovation Officer Gruppo Rold S.p.A. – essendo Rold il produttore di Rold Smartfab, una piattaforma innovativa “ready to use” in grado di connettere essere umano, macchina e informazione rendendo più semplice questa integrazione e fruizione, la visione è molto positiva perché l’introduzione di questa tecnologia 4.0 non incide e non inciderà certamente sui posti di lavoro in quanto non sostituisce l’uomo, ma fornisce invece un controllo, anche remoto da cellulare o da smartwatch di tutta l’attività della fabbrica, ottimizzandone le prestazioni e quindi facendo risparmiare tempo e danaro.
Per Claudio Provetti – Presidente Federazione CISQ – la chiave di volta sarà la formazione delle nuove risorse che dovranno essere all’altezza del cambiamento in corso. Ogni impresa non dovrà mai abbassare la guardia per comprendere dove e quando intervenire per non rischiare di restare indietro. La parola chiave è “nuova cultura d’impresa” che lascerà poco spazio alle vecchie abitudini e tradizioni e questa non è un’opzione.
Mattia Granata – Vicepresidente AFOL Metropolitana – invece evidenzia che per venire in contro alle esigenze di imprese, istituzioni e cittadini del territorio, occorrono specifici percorsi formativi e di orientamento affinché i giovani possano trovare la giusta colorazione in un mondo lavorativo che ormai non può non considerare l’innovazione tecnologica, anche estrema, quindi il tema dell’innovazione tecnologica è un tema strategico in cui AFOL Metropolitana crede ed investe tutti i giorni affinché nelle Piccole e Medie imprese arrivino figure professionali già preparate all’utilizzo delle nuove tecnologie.
A breve saranno disponibili su You Tube i video delle singole relazioni.