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Inalpi e Confcooperative annunciano la nascita di Latterie Alpine

LatterieAlpineNasce Latterie Alpine dalla storica collaborazione fra Inalpi, di cui abbiamo già parlato, e Piemonte Latte. L’annuncio è stato dato nella sede di Confcooperative di Torino il 29 maggio scorso.

La nuova realtà del settore lattiero caseario piemontese, che ha come obiettivo principale quello di garantire una filiera del latte 100% piemontese, è stata presentata a Torino, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione, tra l’altro, dell’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, oltre ai vertici delle due società coinvolte: Inalpi e Piemonte Latte.

Spiega Ambrogio Invernizzi, presidente dell’azienda di Moretta (Cn): “Inalpi crede da sempre nella qualità del latte piemontese. Grazie a Latterie Alpine potremo aggiungere un tassello importante nella produzione lattiero casearia di grande livello, tutta a filiera esclusivamente piemontese”.

“Quella tra Inalpi e Piemonte Latte è una collaborazione ormai forte di dieci anni di storia – ha detto Ambrogio Invernizzi, che di Inalpi è il presidente – e che si fonda sulla convinzione che lo sviluppo di un’impresa passa soltanto dallo sviluppo del territorio che la ospita”. “Il nostro obiettivo, ambizioso – ha concluso – è di riuscire a proporre prodotti in grado di togliere fette di mercato alle multinazionali, che usano soprattutto latte importato. Noi invece scegliamo trasparenza e qualità come parole d’ordine”.

Oggi Latterie Alpine, con sede a Peveragno (Cn), conta 11 dipendenti e 600 quintali di latte lavorato quotidianamente, per sei giorni alla settimana, con cui realizza cagliate per fettine, formaggini e altre produzioni Inalpi.

Roberto Morello, presidente di Piemonte Latte dichiara: “Abbiamo una grande responsabilità e noi, come realtà con 35 anni di esperienza alle spalle, vogliamo lavorare per valorizzare il territorio. Abbiamo trovato molti allevatori che già conferiscono latte, da Boves a Peveragno, da Chiusa Pesio a Pianfei e abbiamo confermato l’occupazione del caseificio”. “Il latte piemontese – ha aggiunto – merita grande impegno, a tutti i livellli, da parte di tutti i protagonisti”.

Hanno apprezzato il progetto anche l’assessore regionale allo sviluppo della montagna, Alberto Valmaggia e l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero: “Emergono straordinari elementi di innovazione, in un settore che un tempo era molto più arretrato. Oggi i produttori hanno grande cura per la qualità e per il benessere animale. E quando si fa leva su questi principi, abituando i consumatori, difficilmente si può tornare indietro”.

Albero Valmeggia ha auspicato che, accanto alla battaglia per la tracciabilità e per la qualità del prodotto, si pensi anche alle produzioni di nicchia.

In futuro ci sarà spazio anche alle storiche Dop piemontesi, sempre nell’ambito di questa filiera della qualità certificata, frutto della collaborazione fra il mondo della cooperazione, rappresentata da Piemonte Latte, e l’industria lattiero casearia Inalpi.

2017-05-31T11:02:40+01:00Maggio 31st, 2017|News|
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