La norma ISO 45001 è lo standard internazionale per i sistemi di gestione salute e sicurezza sui luoghi di lavoro pubblicato a marzo 2018 che condivide la medesima struttura di alto livello, per termini e definizioni, con le altre norme sui sistemi di gestione come la qualità, l’ambiente, la sicurezza alimentare e dei dati.
Una delle novità introdotte dalla nuova norma è nell’ambito degli approvvigionamenti sia per i fornitori di beni, sia per i fornitori di servizi in outsourcing.
Finalmente ci si è resi contro che talune ‘situazioni’ possono avere un grande impatto sul raggiungimento degli obbiettivi, che in questo caso sono il rispetto dei requisiti obbligatori per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto per la prevenzione sistemica degli infortuni e delle malattie professionali.
I processi di approvvigionamento aziendale
Nei sistemi di gestione ‘classici’ non sempre veniva effettuata una valutazione per la qualifica dei fornitori coerente al rischio. I concetti di rischio nelle nuove norme, cosi come nella ISO 45001, hanno finalmente portato il focus anche sulla possibilità che un pericolo possa nascere tramite una catena di approvvigionamento richiedendo quindi una valutazione e una attuazione di un solido processo di qualifica dei fornitori, essenziale per presidiare anche gli effetti sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’organizzazione dovrà adottare specifiche istruzioni documentate per la catena di approvvigionamento per beni e servizi in outsourcing, a seconda del proprio contesto.
I processi di approvvigionamento dovrebbero contenere, frutto della valutazione dei rischi, monitoraggi sui potenziali pericoli ed azioni per mitigare i rischi per la SSL associati all’acquisto e all’introduzione in azienda di materie prime, sostanze pericolose, prodotti, attrezzature prima del loro ingresso nell’ambiente di lavoro, verificando che:
- le attrezzature e i macchinari destinati allo scopo siano testati e conformi alle normative vigenti
- il tempestivo aggiornamento delle valutazioni dei rischi prima dell’uso dell’attrezzatura sia effettuato
- la verifica dei prodotti e delle materie prime siano come da specifiche, quindi rispettose dei requisiti applicabili
- le installazioni ed i collaudi vengano effettuati da personale qualificato e vi sia un verbale di collaudo a verifica dello stato dell’attrezzatura
- ci sia condivisione e partecipazione con tutte le parti interessate per ottenere sia un migliore feedback, sia un corretto focus sui nuovi rischi
- la revisione delle esigenze di formazione e competenza per le risorse umane atte all’utilizzo di materiali, macchine ed attrezzature siano valutate
La gestione di appaltatori e dei fornitori di servizi in outsourcing
È sempre più frequente che le organizzazioni utilizzino dei fornitori esterni per effettuare processi che richiedono esigenza di risorse tecniche importanti. Per esempio, possono essere dati in appalto esterno i processi della manutenzione, costruzione, sicurezza, pulizia, gestione delle strutture, gestione dei rifiuti, ecc. Possono essere anche appaltati servizi tecnici quali amministrativi, consulenza, responsabilità.
L’organizzazione però non solo deve averne il presidio perché tali processi rientrano nel proprio sistema, ma deve essere anche in grado, a seconda del contesto e dell’impatto di tali servizi, di definire delle metodiche di valutazione e monitoraggio continuo degli stessi.
L’assegnazione di attività ad appaltatori esterni non rimuove la responsabilità aziendale del datore di lavoro rispetto ai requisiti della salute e sicurezza sul lavoro. Quindi l’organizzazione dovrà garantire che i requisiti del proprio sistema di gestione per la salute e sicurezza, secondo la norma ISO 45001, siano soddisfatti anche dagli appaltatori, subappaltatori e dai loro lavoratori definendo dei requisiti di qualifica nei capitolati e o affidamenti dei servizi in appalto. Ovviamente non tutti i fornitori avranno lo stesso grado di impatto e di conseguenza le azioni di mitigazione e monitoraggio saranno diverse, come avviene nelle filiere alimentari e nelle qualifiche degli standard per la sicurezza alimentare Brc ed Ifs.
L’organizzazione dovrà verificare che gli appaltatori siano competenti per l’esecuzione dei compiti prima di poter procedere con la loro qualifica ed affidamento richiedendo che anche essi siano certificati secondo la norma per i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro ISO 45001, verificando tramite audit effettuato da una figura competente la conformità alla norma e o ai requisiti richiesti in caso non vi sia la relativa certificazione, ricordandosi di verificare sia la parte documentale, sai la parte operativa.
Una volta effettuata la qualifica verranno anche attuati i monitoraggi operativi sui servizi appaltati.
Questo cambio di mentalità darà la possibilità all’organizzazione di prevenire il più possibili situazioni che possono minare la continuità lavorativa, mitigare gli infortuni e le interferenze avendo quindi una più ambia certezza sul rispetto dei requisiti obbligatori per la salute e la sicurezza sulla soddisfazione del cliente prevenendo problematiche che possono sfociare in ritardi o mancate erogazioni.
Comunicazione a cura di Sistemi & Consulenze
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