Magazine Qualità

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AL VIA IL FORUM TEMATICO SULLA TRASFORMAZIONE DIGITALE ORGANIZZATO DA FABBRICA PER L’ECCELLENZA

IN SINTESI

  • Il 41,8% è soddisfatto per il prolungamento al 2020 del piano 4.0 del governo
  • Il 31% lo giudica ancora insufficiente
  • Il 18,4% non lo conosce ancora
  • Il super/iperammortamento la misura giudicata migliore (71,5% del campione)
  • Cyber security è l’area che riscuote maggiore interesse negli investimenti 4.0 (59,9%)
  • Il 18,6% dichiara di non sentirsi preparato alla quarta rivoluzione industriale
  • In azienda arriva il chief digital officer

fabbrica per l'eccellenza su magazine qualitàI dati, elaborati da GRS Ricerca e strategia, sono stati resi noti in concomitanza con i lavori della kermesse nazionale di Fabbrica per l’Eccellenza svoltasi presso l’headquarter di Geico Taikisha di Cinisello Balsamo (MI).

  • Il 25,3% delle pmi italiane del settore della meccanica giudica discreti gli effetti del Piano Nazionale 4.0, anche se è sembrato privilegiare le grandi imprese
  • Il 24,1% ne dà una valutazione positiva, preferendo d’altra parte che il piano fosse pluriennale
  • Il 17,7% esprime un giudizio pienamente positivo, sottolineando che la situazione è migliorata
  • Il 15,2% ne dà un giudizio, invece, negativo, definendo il piano confuso e non rispondente alle esigenze delle PMI
  • Lo 0,6% lo trova troppo sbilanciato verso i privati

In merito agli ulteriori incentivi 4.0 stanziati dal Governo nel triennio 2018-2020

  • Il 41,8% delle PMI del comparto meccanica esprime soddisfazione, sottolineando il fatto che le misure possono accelerare un salto in avanti delle aziende
  • Un terzo (31%) dice che i provvedimenti costituiscono una buona base di partenza ma sono ancora insufficienti
  • Quasi il 9%, diversamente, esprime un parere negativo, poiché occorre predisporre un piano maggiormente strutturato

Sono i dati della ricerca sull’Industria manifatturiera meccanica da GRS Ricerca e Strategia, eseguita su un campione di 253 aziende italiane del settore della meccanica (metodo CAWI – Computer Assistence Web Interviwing) nei mesi di gennaio-febbraio 2018, resi noti in concomitanza con il Forum Trasformazione Digitale promosso da Fabbrica per l’eccellenza, la learning comunity Cdo, che si è tenuto oggi presso Geico Taikisha, a Cinisello Balsamo (Milano).

La giornata ha offerto una dettagliata occasione di confronto e una panoramica sulle sfide e le opportunità legate alla digitalizzazione delle imprese.

«Big data, connessioni remote quasi senza confini, Internet of things offrono anche alle aziende di medie dimensioni l’opportunità di competere nell’economia globale, ma presentano dei rischi osserva Dionigi Gianola, direttore generale Cdo e responsabile del progetto Fabbrica per l’eccellenza sia perché gli investimenti richiesti dai processi di digitalizzazione sono elevati, sia perché la scelta delle tecnologie giuste ha effetti invasivi e quasi sempre a medio-lungo termine. Eppure – prosegue Gianola – al di là della singola innovazione o strumento, occorre anzitutto chiedersi quali sono le decisioni fondamentali che una media impresa italiana deve prendere in questo momento, per non restare travolta da questo fenomeno: questo forum intende aiutare gli imprenditori a conoscere, comprendere e decidere».

Ben il 18,4% (quasi un quinto) degli intervistati, si legge ancora nei dati diffusi in occasione del Forum di Fabbrica per l’Eccellenza, non conosce le misure del Governo in materia di industria 4.0.

Valutando le singole iniziative del Governo emerge quanto segue

  • Il Super/iperammortamento è giudicato positivamente dal 71,5% del campione
  • Il credito d’imposta dal 67,8%
  • Il miglioramento delle infrastrutture digitali abilitanti dal 63%
  • Il potenziamento del fondo di garanzia per le PMI dal 52,8%
  • La de-fiscalizzazione dei premi di produzione dal 54,2%
  • Gli incentivi per piani formativi dal 47,9%,
  • La creazione dei gruppi di lavoro dal 39,3%

Agli imprenditori viene anche chiesto un giudizio sullo stato attuale della propria azienda in rapporto al processo di industria 4.0

  • Il 36,9% degli intervistati dichiara di essere in linea con le competenze richieste
  • Il 17,2% di anticipare le mosse dei competitor
  • Di peso uguale è la quota di quanti ammettono, invece, di essere indietro rispetto alle azioni dei competitor
  • Il 10,2% non sa come si sta muovendo
  • Il 18,5% non dà alcun tipo di giudizio

Mettendo a fuoco, parallelamente, le diverse branche tecnologiche di Industria 4.0

  • Il 59,9% degli imprenditori delle PMI del settore meccanica, come rilevato ancora dalla survey presentata da Fabbrica per l’Eccellenza, dichiara di avere introdotto in azienda strumenti per la sicurezza informatica
  • Il 53,1% per la connettività
  • Il 26,8% Internet of Things
  • Il 29,3% tecniche di Simulazione
  • Il 24,5% Cloud computing
  • Il 19% produzione additiva
  • Il 16,3% robotica collaborativa
  • Il 16,3% Big Data
  • Il 10,2% Realtà aumentata
  • Il 6,1% materiali intelligenti
  • Le nanotecnologie il 4,1%

Il livello di conoscenza delle diverse tecnologie delle aziende intervistate varia in funzione delle medesime

  • Quello delle tecnologie inerenti la sicurezza informatica è buono per il 42,8% degli imprenditori intervistati
  • Quello relativo alla connettività per il 43,9%
  • In tema di cloud computing per il 36,2%
  • Nella simulazione il 35,7%
  • Produzione additiva il 34,9%
  • Internet of Things il 26,9%
  • Robotica collaborativa il 21,8%
  • Big Data 21,3%
  • Realtà aumentata 19%
  • Materiali intelligenti 17,4%
  • Nanotecnologie 11,8%

Dal momento che la quarta rivoluzione industriale richiede nuove competenze nell’analisi e gestione dei dati, viene presa in considerazione anche la preparazione complessiva del personale dell’azienda

  • Il 18,6% è del parere che la preparazione è scarsa
  • Il 29,3% si dichiara invece ottimista in questo senso
  • Il 52,1% degli imprenditori è neutrale

L’adozione di nuove tecnologie sta generando la presenza di nuove figure aziendali preposte allo sviluppo del processo di innovazione digitale

  • Tuttavia, nel 55,2% dei casi è ancora l’imprenditore stesso a gestire tale processo
  • Il 10,9% delle aziende vede la presenza di un CIO
  • Il 7,3% dichiara che la persona dedicata è il direttore tecnico
  • Il 6,1% il Direttore Ricerca & Sviluppo
  • Il 4,8% il Direttore Operations
  • Solo lo 0,6% ha un Chief Digital Officer
  • Il 13,9% non vede l’impiego di nessuna risorsa per la digitalizzazione

Il tema della formazione interna all’azienda costituisce un nervo scoperto nel processo di digitalizzazione

  • Il 29,5% vi dedica fino a 10 ore/dipendente/anno
  • Il 32,6% dichiara da 11 a 20 ore
  • il 12,1% da 21 a 30
  • il 5,8% da 31 a 40
  • il 12,6% oltre 40 ore
  • Il 7,4% non investe in formazione

Si sonda anche la tipologia delle fonti cui attingere nuove professionalità

  • Le Università sono al top, visto che vi si indirizza il 37,1% degli intervistati
  • Appena dopo si posizionano le agenzie di ricerca del personale, individuate dal 36,4% e gli Istituti tecnici, cui si rivolge il 35,8%
  • Le società di consulenza sono scelte dal 23,8% degli imprenditori, gli istituti e le scuole professionali dal 21,2%, le inserzioni dal 13,9%, i competitor dal 10,6%, gli uffici di collocamento dal 5,3%

La ricerca mette a fuoco, nello stesso tempo, il livello degli investimenti in ricerca e innovazione rispetto al fatturato nel 2018

  • Il 61,8% dichiara di investire meno del 10% del fatturato
  • Il 22,5% dal 10% al 20%
  • Il 5,2% tra il 20% e il 30%
  • Il 2,9% dal 30% al 40%
  • Stessa quota per coloro che investono oltre il 40%
  • Il 4,6% non investe in questo senso

Rispetto al grado di trasformazione dal punto di vista digitale

  • Il 17,1% degli imprenditori ascoltati ritiene che la propria azienda in questi anni sia cambiata molto
  • Il 32,6% abbastanza
  • Il 32,1% mediamente
  • Il 17,1% poco
  • L’1,1% per nulla

In merito al livello di conoscenza delle opportunità tecnologiche e digitali sul mercato

  • Il 36,4% lo ritiene medio
  • Il 33,2% sufficiente
  • Il 18,2% alto
  • Il 12,3% basso

Valutando gli strumenti che potrebbero essere utilizzati per accelerare il processo di innovazione

  • La consulenza mirata è indicata dal 50,6% del campione
  • Il 40,3% dice che servirebbero comparazioni con aziende analoghe
  • Il 34,1% il trasferimento di conoscenza
  • Il 29% fa riferimento agli workshop
  • Il 15,3% a tutorship universitari

Alla domanda in merito a quali parti dell’azienda vengono coinvolte dalla digitalizzazione

  • Il 38,5% è del parere che questa coinvolga tutta l’azienda
  • Il 41,2% una buona parte
  • Il 13,2% pochi nodi
  • Il 4,9% solo il reparto amministrativo
  • Il 2,2% nessun reparto

Approfondendo la domanda ai singoli settori aziendali digitalizzati

  • Il 62,4% valuta alto il livello di digitalizzazione dei canali di vendita e marketing
  • Il 51,5% la progettazione e lo sviluppo del prodotto
  • Il 49,1% la relazione con il fornitore di macchine
  • Il 41,6% l’integrazione orizzontale dei processi
  • Il 40,6% l’integrazione verticale dei medesimi

Per ciò che concerne gli effetti attesi dalla digitalizzazione

  • Il 60% si aspetta un incremento dei ricavi fino al 15%
  • Il 24,5% dal 15% al 30%
  • Il 10,3% dal 30% al 50%
  • Il 5,2% oltre il 50%

In termini di riduzione dei costi a fronte della digitalizzazione

  • Il 69,7% la quantifica fino al 15%
  • Il 21,9% dal 15% al 30%
  • Il 6,5% dal 30% al 50%
  • L’1,9% oltre il 50%

Infine, vengono vagliati i principali fattori che rallentano la digitalizzazione

  • Il 48,4% lo identifica nell’incertezza del rapporto investimenti/benefici
  • Il 36,8% nella mancanza di competenze interne
  • Il 31% nell’arretratezza della maggior parte delle imprese con cui si viene a collaborare
  • Il 29,7% dichiara che gli investimenti richiesti sono troppo alti
  • Il 24,5% individua la mancanza di un’infrastruttura di base adeguata
  • Il 18,7% la mancanza di una chiara visione della direzione da intraprendere da parte del top management
  • Il 18,1% ritiene che un ostacolo sia costituito dai troppi dubbi sulla sicurezza dei dati e dalla possibilità di cyber attack
2018-05-15T17:59:00+01:00Maggio 15th, 2018|Eventi, Industry 4.0|
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