L’azienda dell’acqua minerale Ferrarelle ha comprato il 99% del marchio toscano famoso per la produzione di cioccolato di altissima qualità, nato nel 1990 da un’idea della maitre chocolatier Cecilia Tessieri. Dal 2015 il 75% delle quote di Amedei erano proprietà del fondo cinese Octopus Europe Limited.
Il cioccolato artigianale d’alta qualità torna in Italia, grazie all’acqua minerale.
L’azienda Ferrarelle, polo del food made in Italy, dall’acqua alla pasta, proprietà di Carlo Pontecorvo, armatore napoletano di Lgr navigazioni, ma anche presidente e proprietario di Ferrarelle comprata da Danone nel 2004, punta sul cibo di qualità ed ha acquistato il 99% di Amedei, marchio d’eccellenza di lavorazione del cacao venduto nel 2015 per il 75% delle quote al fondo cinese con base a Singapore Octopus Europe Limited.
Ferrarelle riporta sotto il controllo italiano il marchio rilevando non solo le quote del fondo ma anche quelle di proprietà di Cecilia Tessieri, fondatrice dell’azienda toscana che conserverà una quota dell’1% e resterà in azienda a garanzia della continuità aziendale.
Un’acquisizione importante sia per l’azienda dell’acqua campana che per il cioccolato toscano.
Ferrarelle
Ferrarelle è dal 2005 un’azienda 100% italiana, mediante l’acquisizione dal Gruppo Danone della società Italaquae SpA, poi Ferrarelle SpA, da parte della LGR Holding SpA.
La società è proprietaria dei marchi Ferrarelle, Natìa, Santagata, Boario, Fonte Essenziale, distribuisce in esclusiva per l’Italia il brand francese Evian e dal 2012 è proprietaria del marchio Vitasnella per la categoria acqua e bevande. Inoltre detiene sia la certificazione UNI EN ISO 9001, sia la certificazione UNI EN ISO 14001.
Dalla riserva dell’alto Casertano, tra Lazio e Molise, che custodisce le fonti Ferrarelle, Santagata e Natìa (ma la società controlla anche Boario, Vitasnella ed è distributore esclusivo di Evian), arriva poi l’altro filone di prodotti DOP e di nicchia a marchio «Masseria delle sorgenti Ferrarelle»: olio, pasta e miele di origine protetta, provenienti da coltivazione biologica e in vendita anche online.
Amedei
Amedei è stata fondata nel 1990 da Cecilia Tessieri.
L’attività inizia con la produzione di praline in un piccolo laboratorio di 45 metri quadrati e con un solo dipendente. Nel 1998 arrivano sul mercato le prime tavolette a marchio Amedei.
Il marchio Amedei si è fatto conoscere a livello mondiale e ha conquistato i mercati e l’apprezzamento, tanto da ricevere numerosi premi tra cui quelli dalla London Academy of Chocolate, the Golden Bean, nel 2013 e ancora nel 2016, nel corso della consegna degli Award, Amedei ha ottenuto 6 Golden Award, 6 Silver Award e 3 Bronze Award. Nel 2015 l’azienda si è poi aggiudicata il premio Tavoletta d’oro, a Firenze.
L’acquisizione Ferrarelle
L’operazione, che ha avuto Unicredit come Advisor, è stata assistita dallo studio legale Bdl e dallo studio legale Perno Cremonese e Associati di Roma.
Ferrarelle punterà sugli artigiani del cioccolato e sulle professionalità di Amedei investendo ulteriormente nella produzione di Pontedera dove oggi lavorano circa 30 dipendenti. Il marchio Amedei potrà crescere superando un periodo di crisi che ha visto una riduzione del fatturato a poco più di 3 milioni di euro e l’azzeramento del capitale per una perdita. Con il know how di Ferrarelle potrà aumentare capacità industriale e creare la struttura commerciale che ora manca. L’obiettivo è quello di incrementare la presenza del cioccolato toscano nel mondo attraverso la distribuzione non solo più horeca, cioè destinata alle catene alberghiere e alla ristorazione ma anche negli altri canali.
“Siamo rimasti conquistati dalla filosofia e dall’artigianalità di questa splendida eccellenza italiana che siamo lieti di riportare completamente in Italia. – ha commentato il presidente di Ferrarelle Carlo Pontecorvo – Aggiugeremo valore nel rispetto della tradizione applicando i punti di forza del modello di organizzazione aziendale e struttura commerciale che ha già portato i marchi di Ferrarelle a costruirsi la leadership in Italia e una presenza rilevante in alcuni mercati internazionali”.
«Il food sta diventando più interessante dello shipping dove comunque ci difendiamo bene e non sono io a dirlo ma il mercato», spiega Pontecorvo. «Il segreto con Amedei sarà sfruttare la forza commerciale giusta e canalizzare gli investimenti di marketing e comunicazione che per Ferrarelle quest’anno sono stati pari a 20 milioni di euro».
Amedei, acquistata «per pochi milioni di euro, è un piccolo gioiello da far fruttare creando sinergie», racconta l’imprenditore, «c’è anche lo spazio per una crescita a livello retail» vista la forza del brand che ha una quota di export vicino al 40%.
A livello di gruppo, il Bar Ferrarelle esiste già a Napoli e un temporary store a marchio è stato aperto nel 2016 a Roma Termini con un focus sulla effervescente naturale con i colori dell’Italia. «Ora, dopo il primo flagship, siamo pronti a portare altrove questa formula con l’aggiunta dei nostri prodotti biologici certificati. Vero è che l’effervescente naturale è un genere tipicamente del Centro Sud, ma la prima città per Ferrarelle è Milano”. I numeri, insomma, arrivano anche dall’acqua venduta all’Esselunga, sottolinea Pontecorvo, e in genere dai prodotti di qualità e salutistici su cui i consumatori sono molto attenti. «Come il marchio Fonte Essenziale acquistato nel 2015 per cui dopo due anni di trial abbiamo ottenuto il bollino di acqua per curare i disturbi legati alla digestione».