Secondo un detto popolare “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. Oggigiorno parlare di sostenibilità sembra quasi una legge cui sottostare per ottenere maggiore credibilità. Spesso la realtà cozza con le buone intenzioni e, in molti casi, la produzione etica diventa mera utopia. Fortunatamente vi sono molte aziende che riescono ad associare l’idea all’azione, proprio come FAS SpA. Una solida realtà imprenditoriale pugliese che da trent’anni produce pannolini per bambini e assorbenti igienici per signora, unendo business ed etica. Un settore particolare quanto delicato, che deve garantire efficienza in ogni minimo dettaglio.
L’azienda – che ha sede a Corato, in Provincia di Bari – si sta muovendo in prima linea nella sostenibilità, come caratteristica della produzione e mezzo di ricerca di nuovi mercati che hanno realmente a cuore la salute di donne e bambini.
Per l’azienda coratina associare business ed etica è, prima di tutto, un dovere e un impegno da mantenere e portare avanti su più fronti: dall’innovazione tecnologica ai metodi di produzione; dai materiali alla formazione del personale; dal rispetto per l’ambiente al design. Ogni elemento è finalizzato al conseguimento di una qualità certificata, riconosciuta e riconoscibile dai consumatori, che possono confidare in prodotti di qualità prettamente Made in Italy.
Certificazione e Business Etico è stato il tema principale del convegno che si è svolto sabato scorso, 28 novembre presso il polo logistico di FAS SpA, alla presenza di esponenti del mondo economico pugliese islamica come il Presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro AMBROSI, il Presidente di Confindustria di Bari e Bat Domenico DE BARTOLOMEO, il Presidente Nazionale dell’Ente di Certificazione Halal International Authority Sharif LORENZINI, il Presidente del Consiglio Supremo dell’Islam in Italia / Presidente della Comunità Islamica di Puglia Sheikh Imam Ayub SAID, oltre all’Amministratore Delegato della FAS SpA Francesco SQUEO.
“La comunità musulmana nel nostro Paese cresce del 10-15% ogni anno – dichiara il presidente di Halal International Authority Sharif Lorenzini – attualmente registra numeri pari a 5 milioni di cittadini tra residenti e non residenti, con una forte presenza delle seconde e a volte addirittura delle terze generazioni. È, infatti, di oltre 7 miliardi il volume di affari attuale in Italia e di oltre 90 miliardi in Europa. Negli ultimi due anni sono 350 le aziende nostrane che si sono certificate e adesso esportano nei Paesi del mondo di maggioranza islamica e laddove ci sono le comunità e minoranze di fede islamica. Le aziende italiane operano in questo ambito solo da pochi anni”.
Con la scelta della certificazione volontaria HALAL, l’azienda intende garantire ulteriormente la qualità dei propri prodotti e della filiera di materie prime e servizi necessari alla loro produzione, escludendo contaminazioni con sostanze a base di alcol e derivati di carne suina, vietate dalla legge coranica e spesso nocive per la salute delle persone. Ad oggi FAS Spa è la prima ed unica azienda italiana ed europea del settore dotata di certificazione Halal.
Oggi, in un mondo che cambia, che evidenzia nuovi bisogni e fa emergere nuovi target, la FAS ha scelto di stare al passo, continuando a innovare e sviluppare il proprio prodotto, aggiungendo requisiti e certificazioni utili per inserirsi e competere in un contesto sociale, economico e commerciale che richiede sempre più etica e responsabilità sociale delle imprese. In questa logica strategica, proseguendo nel percorso di miglioramento continuo intrapreso qualche anno fa con la certificazione UNI EN ISO 9001, rientra l’impegno della FAS per conseguire nuovi traguardi che rispettino la salute delle persone e dell’ambiente.