Si apre all’insegna della trasparenza amministrativa per l’Ente nazionale di previdenza dei consulenti del lavoro (ENPACL).
Si è conclusa un’articolata operazione che permette già oggi a chiunque di sapere come vengono utilizzati i contributi degli iscritti, i rendimenti del patrimonio nonché tutti i costi (amministrativi e di gestione).
L’Ente ha creato un’apposita sezione sul proprio sito Internet denominata ‘Amministrazione trasparente’.
All’interno vi si trovano i bilanci preventivi e consuntivi nonché i bilanci tecnici, l’organigramma e i relativi curricula del personale interno, le indennità del consiglio di amministrazione, gli incarichi conferiti a consulenti esterni etc..
Inoltre, come suggerito dall’Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, l’Ente dei consulenti del lavoro è stata la prima Cassa privatizzata ad adottare, sin dal 2010, il Modello 231 di prevenzione dei rischi da reato.
Si tratta di un modello di organizzazione e gestione, già utilizzato dalle più grandi società, volto a individuare i responsabili dei procedimenti amministrativi interni e quindi a prevenire la corruzione di dirigenti e amministratori.
Nel 2015 l’Ente di previdenza guidato da Alessandro Visparelli ha portato a termine anche la certificazione SA8000 (responsabilità sociale d’impresa), che va ad aggiungersi al Sistema di Gestione ISO 9001.
La norma identifica uno standard internazionale volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d’impresa quali: il rispetto dei diritti umani e quindi di quelli dei lavoratori; la tutela contro lo sfruttamento dei minori; le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.
La norma internazionale ha, quindi, lo scopo di migliorare le condizioni lavorative a livello mondiale e soprattutto permette di definire uno standard verificabile da enti di certificazione.
Inoltre, l’Enpacl ha ottenuto l’Asse.Co., ovvero la certificazione terza della corretta applicazione di tutti i contratti di lavoro adottati nell’Ente.
Fonte Adnkronos