“Da sempre le patate Selenella vengono prodotte rispettando rigorosi sistemi di certificazione a tutela del consumatore e dell’ambiente. Ad ulteriore conferma di questa filosofia, il Consorzio ha chiesto ed ottenuto la prestigiosa certificazioneEpd, Environmental Product Declaration, in riferimento alla Patata Classica Selenella(certificato n. Da/01 rev 00 – dichiarazione di prodotto n. S-P- 00889); la prima ad ottenere tale certificazione in campo pataticolo e ortofrutticolo”.
Lo comunicata, in una nota, Giuliano Mengoli, direttore del Consorzio Patata Italiana di Qualità.
“Si tratta – prosegue Mengoli – di uno schema di certificazione volontaria con valenza internazionale realizzato attraverso la metodologia Lca (Analisi del Ciclo di Vita) secondo le normeIso 14040:2006 e 14044:2006: un ente terzo e indipendente ha valutato con precisione gli impatti ambientali della Patata Classica Selenella in ogni singola fase dell’intero ciclo produttivo, in termini di energia spesa, materiali utilizzati e rifiuti rilasciati nell’ambiente”.
Le performance sono state analizzate secondo tre moduli: Upstream Module, riguardante i processi a monte del sistema produttivo; Core Module, con riferimento ai processi di produzione e trasformazione; e Downstream Module, per quanto riguarda i processi finali del prodotto, quali distribuzione, utilizzo e fine vita.
Selenella ha ottenuto questa certificazione perché in termini di potenziale impatto ambientale realizza performance eccellenti. Attraverso metodologie di produzione integrata, il Consorzio Patata Italiana di Qualità limita al massimo l’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari, concimi e prodotti chimici, garantendo bassissime quantità di residui: la coltivazione della Patata Selenella Classica, che si realizza nei terreni fertili e argillosi del territorio bolognese, favorisce l’impiego di concimi organici a tutela della biodiversità.
Anche il consumo di acqua è particolarmente limitato, grazie alle tecniche di irrigazione a basso consumo e all’utilizzo di impianti ad alta efficienza. In generale, in rapporto alla quantità di consumo consigliato per settimana (due porzioni da 200 grammi ciascuna), per la produzione della Patata Selenella occorrono pochissime risorse naturali come acqua e suolo.
Da sottolineare, infine, le ottime performance in termini di inquinamento atmosferico: è minimo, infatti, il quantitativo di gas serra prodotto rispetto agli altri alimenti della dieta, con riferimento specifico alle emissioni di Co2 che si dimostrano particolarmente limitate.
“Le Patate Selenella – conclude Mengoli – possono già fregiarsi del marchio Qc-Qualità Controllata, il quale disciplina e verifica rigorosamente l’efficienza dell’intero processo produttivo. Oggi, questa nuova e importante certificazione Epd, testimonia e attesta ulteriormente il costante impegno del Consorzio nel garantire un prodotto della massima qualità, ma dal minimo impatto ambientale”.