Cuneo. L’Asl CN1 ha ottenuto la certificazione di qualità EN ISO 9001 per 4 Distretti: Saluzzo, Fossano-Savigliano, Dronero, Ceva. Ora il cittadino potrà ottenere un servizio certificato e omogeneo, indipendentemente dall’operatore che ha di fronte.
Il processo che ha portato alla certificazione, avviato e condotto dalla Certiquality srl di Milano con il supporto continuo dell’Ufficio Qualità della CN1, è stato dunque importante per uniformare i comportamenti degli operatori nei confronti dell’utente a livello di tutta l’azienda.
Il processo è durato un intero anno e il risultato è stato raggiunto attraverso alcune fasi: informazione e formazione del personale, definizione condivisa dei processi oggetto di certificazione (quindi continuità assistenziale – ADI, scelta-revoca ed esenzione ticket per patologia, assegnazione di progetto assistenziale a cura dell’Unità di Valutazione Geriatrica, assistenza protesica).
Roberto Barollo è team leader: “Esprimo un giudizio complessivo buono, ho trovato un clima molto collaborante, la credibilità di un sistema di gestione che è un aspetto importante con i tempi che corrono.”
Il percorso ha messo in luce alcune criticità, cioè l’impegno in termini di tempo lavoro e la paura del cambiamento con un’iniziale resistenza al nuovo approccio culturale.
Ancora Barollo: “I punti deboli sono quattro non conformità minori, dodici raccomandazioni. Sono occasioni di miglioramento, le prime hanno tempo due mesi per essere attuate, le raccomandazioni un anno per essere messe in campo. Punti di forza sono l’attenzione positiva ai bisogni dell’utente, operatività già secondo standard di qualità nonostante sia la prima volta che è stato introdotto il sistema qualità”.
Il percorso ha dunque creato opportunità importanti: si è aperta la strada a responsabilità, impegno, passione a livello degli operatori locali, con un conseguente proficuo confronto a livello aziendale, crescita culturale e un approccio diverso ai problemi nell’ottica del sistema qualità.
Non è inoltre da sottovalutare anche il risvolto positivo che il percorso di certificazione ha avuto nei confronti dei medici di assistenza primaria in quanto, in alcune attività di primario interesse per l’assistenza territoriale, viene loro garantita la trasparenza delle procedure e precisato il ruolo dei vari operatori promuovendo così l’integrazione fra operatori Asl, i medici di famiglia e pediatri di libera scelta con conseguente miglioramento dei servizi resi all’utenza.
Piero Livolsi è il certificatore che ha seguito tutti i distretti: “C’è una gestione intelligente dei distretti, è stato specificato il campo della certificazione in modo preciso e puntuale, il che significa avere idee chiare sul risultato da ottenere. Non ci sono tante esperienze di certificazioni distrettuali e attività extraospedaliere. Rilevo una utilità pratica, che permette notevoli risparmi”.
Negli ultimi anni l’Asl CN1 ha ottenuto (e mantenuto) la certificazione per diverse strutture: Formazione, Cure palliative, Medicina di Ceva, Dialisi e Nefrologia di Ceva, Centro Trasfusionale di Savigliano e Mondovì, Blocco operatorio di Saluzzo.
Nel corso del 2014 anche i distretti di Mondovì e Borgo S. Dalmazzo-Cuneo avvieranno il percorso di certificazione dei servizi.