Continuiamo a leggere, ultimamente e sempre più spesso, notizie sul Terzo Settore non sempre proprio positive anzi, ormai troppe volte sulla cronaca nera di giornali e TV. Fra queste il recente caso che ha imbarazzato non poco la tranquilla Unione Europea a Bruxelles sui casi delle ONG italiane che hanno beneficiato di fondi neri. Purtroppo sono sempre più frequenti casi sia di cattiva gestione, sia di frodi che lambiscono anche i nostri rappresentanti nazionali e non.
Sollecitati anche da vari stakeholder, sosteniamo fortemente l’idea che il Terzo Settore in Italia, essendo oltretutto passato delle 20.000 ex onlus dell’anno 2000 alle oltre 365.000 del 2022, vada messo al riparo da dubbi e incertezze soprattutto per consentire alle organizzazioni oneste di non essere “cannibalizzate” da quelle che operano disonestamente. Dubbi ed incertezze di pochi che gravano sui molti donatori traducendosi inevitabilmente in un calo delle donazioni: infatti tra il 2021 ed il 2022 le donazioni provenienti dal 5/8 x 1000 sono diminuite per molti, e non di poco. Le rilevazioni effettuate dai diversi istituti di ricerca attribuiscono infatti il calo di donazioni non alla pandemia o alla guerra, ma lo attribuiscono, in massima parte, alla cattiva reputazione che l’intero comparto ha subito proprio a causa degli scandali e delle frodi.
La legge di riforma del Terzo Settore, introdotta anche per garantire sia i donatori sia i loro sforzi, di fatto sembra non abbia prodotto (e difficilmente lo potrà fare senza gli adeguati accertamenti) quel controllo che era quantomeno ritenuto imprescindibile.
In ogni caso, al di là delle buoni intenzioni promosse dalle leggi di riforma 106/16 e 117/17, trampolini per la costituzione del cosiddetto RUNTS, per il Terzo Settore abbiamo scoperto esistere uno schema di gestione e di certificazione molto simile alla SA 8000 e alle ISO/BS ma molto più allargato e profondo, uno schema proprietario OLC 2015 (Onlus Certification) che ha già trovato applicazioni in diverse organizzazioni, più attente e sensibili di altre.
Abbiamo quindi voluto intervistare chi guida questa “crociata di legalità” – Elisabetta Belloni, General Manager di Aachen (una società facente parte del Gruppo Converg che, nello scorso Dicembre, ha compiuto i suoi primi 30 anni di vita e di importanti successi nel mondo della compliance) -: “Lo schema OLC progettato nel 2015 è una vera opportunità per il Settore ed oggi è alla sua seconda revisione e prossimamente terza. Il progetto OLC nasce dalla sensibilità del Gruppo Converg che da oltre 30 anni opera in materia di compliance normativa e legislativa, ma anche delle varie iniziative di CSR che come Gruppo societario forniamo da oltre 20 anni nello specifico del mondo ex onlus” afferma Elisabetta Belloni “Come rilevabile da ciascuno accedendo al sito www.certificazioneonlus.org abbiamo voluto offrire uno strumento distintivo alle organizzazioni del Terzo Settore confrontandole e facendole riconoscere dal mondo delle imprese che sovente sostengono queste organizzazioni e possono avere maggiori garanzie di finanziamento senza soprese in futuro. Del resto, il Terzo Settore aveva (ed ancora non ha – a parte OLC -) pochi strumenti di garanzia. Di certo una organizzazione moderna, se certificata, è meglio vista da aziende, enti finanziatori e privati”.
Infatti il mondo produttivo che continua ad investire nelle varie certificazioni – che ormai spaziano dai sistemi di gestione, le ben note consolidate ISO 9000, fino ad arrivare ai recenti PdR sulla Parità di Genere ecc. – ha da subito riconosciuto agli ETS innovativi questo elemento: “le organizzazioni certificate OLC sono risultate in crescita piuttosto che in decrescita”.
“Lo schema OLC 2015, registrato come brevetto intellettuale, ben prima della riforma del Terzo Settore, è già stato adottato da varie organizzazioni che ne hanno ricevuto notevoli benefici sia in termini reputazionali, sia in termini di innovazione organizzativa; infatti lo schema viene ripreso anche nelle programmazioni annuali di fundraising che ne hanno tratto un indiscusso vantaggio, proprio in termini reputazionali e di trasparenza gestionale, elemento fondamentale per intercettare fondi. Il valore aggiunto di OLC rispetto ad altre forme di asseverazione è che, unico nel suo genere, si fonda sul principio della terzietà che, indubbiamente, è una garanzia di rigore e di indipendenza di giudizio dell’intero processo di certificazione”.
Aachen, la Società proprietaria dei diritti, non opera direttamente sul mercato (come consulente o come ente che emette certificati di conformità) ma opera nel seguente modo: agli Organismi di Certificazione interessati trasferisce i diritti operativi sullo schema OLC a cui fornisce inoltre la formazione necessaria per i Valutatori Ispettivi, ai soggetti che offrono consulenza di fundraising o di risk management o a studi di commercialisti o legali eroga specifica formazione per le risorse che gravitano intorno al Terzo Settore.
Per questo motivo Magazine Qualità, la rivista indipendente più nota del settore, annuncia la collaborazione con Aachen per parlare direttamente ad un pubblico specifico, vasto e preparato, pubblico che potrà apprezzare gli articoli che saranno pubblicati sul tema di grande attualità nell’apposita categoria che a breve verrà aperta.
Due volte all’anno inoltre verrà inviata, ai 24.000 lettori registrati, una “Newsletter Speciale” dedicata all’interno della quale ci sarà anche un editoriale a cura di autorevoli esperti del settore.
Crediamo che approcciare il tema attraverso il linguaggio della qualità e della legalità in un settore in cui le regole non sono ancora tutte scritte, non possa che giovare al settore stesso che coinvolge sempre più aziende, enti, consulenti ed ispettori nella speranza che tutti potranno fornire il loro contributo attraverso una consapevolezza sociale diversa.
Lo scopo della collaborazione è quindi, da una parte, fornire al donatore precise informazioni sul complesso mondo della donazione affinché le donazioni possano andare in “buone mani”, dall’altra fornire agli Enti del Terzo Settore e a tutti gli stakeholder la visibilità su uno strumento che può aiutare a gestire al meglio sia le loro organizzazioni, sia le loro risorse in modo trasparente, moderno e responsabile alzando contemporaneamente l’asticella della trasparenza e dell’innovazione manageriali in un settore piuttosto riottoso ad aprirsi in questo senso.
Comunicazione a cura della Redazione con il contributo di Aachen